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Estrarre acqua dolce dal mare, l’esperimento delle fattorie verticali galleggianti

fattorie verticali galleggianti
Image by Hans from Pixabay

Fattorie verticali galleggianti, una risposta al bisogno di acqua dolce

(Rinnovabili.it) – Come contrastare la carenza di acqua dolce? Con le fattorie verticali galleggianti, progetto, potenzialmente di enorme impatto, descritto nello studio An interfacial solar evaporation enabled autonomous double-layered vertical floating solar sea farm. Il lavoro è stato pubblicato su “Chemical Engineering Journal” dai ricercatori della University of South Australia  e della Hubei University of Technology in China.

L’idea alla base della ricerca è produrre acqua dolce che sia buona da bere e che possa essere utilizzata anche in campo agricolo.

Acqua dolce da bere e per irrigare

La maggior parte dell’acqua dolce è nei ghiacciai, negli oceani e nel sottosuolo: ne abbiamo direttamente disponibile il 2,5%, e la domanda crescente potrebbe renderla insufficiente ai bisogni. Le Nazioni Unite stimano che 2,4 miliardi di persone potrebbero avere carenze idriche, mentre l’approvvigionamento per la produzione agricola dovrebbe calare del 19% entro il 2050.

L’interessante innovazione del gruppo di ricerca consiste nell’aver progettato un sistema autosufficiente che fa evaporare l’acqua di mare e la ricicla in acqua dolce. In più, il sistema permette anche di realizzare coltivazioni “autonome”, ovvero che non hanno bisogno dell’intervento umano.

Con la popolazione mondiale che entro il 2050 potrebbe raggiungere i dieci miliardi di persone – aumentando non solo la richiesta di cibo ma anche di acqua dolce – la scoperta ha tutte le caratteristiche per essere rivoluzionaria.

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La fattoria verticale galleggiante

Haolan Xu e Gary Owens del Future Industries Institute (l’istituto della  University of South Australia impegnato in settori chiave della ricerca che lavora in sinergia con le industrie) hanno sviluppato una fattoria verticale galleggiante composta da due camere: quello superiore è simile a una serra, in quello inferiore si raccoglie l’acqua.

Nel corso della sperimentazione, Xu e Owens hanno coltivato tre ortaggi comuni, broccoli, lattuga e pak choi (un tipo di cavolo cinese dalle foglie carnose e croccanti) su superfici di acqua di mare senza aggiunta di acqua dolce e senza alcun tipo di manutenzione. Il sistema è alimentato a energia solare.

Quali sono i vantaggi di questa scoperta? La distribuzione verticale dell’evaporatore e delle camere di crescita riduce l’ingombro complessivo del dispositivo lasciando tutto lo spazio per la coltivazione. Per produrre acqua pulita e per la coltivazione utilizza solo energia solare e acqua di mare, è completamente automatizzato, a basso costo ed estremamente facile da usare.

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L’obiettivo è quello di aumentare la produzione dell’impianto, quindi aumentare sia le dimensioni che il numero dei dispositivi. La sperimentazione è tuttora in corso, quindi il prototipo potrebbe cambiare e diventare ancora più semplice ed economico da gestire. Al momento, l’acqua riciclata prodotta dal dispositivo è abbastanza pura da bere e ha un tasso di salinità inferiore a quello prescritto per l’acqua potabile dalle linee guida sanitarie mondiali.

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