In mezzo al verde della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa apre il bistrot FarFood, un progetto dedicato all’inclusione sociale e lavorativa di ragazzi autistici, con disagio mentale o con disabilità psichica ospiti della cooperativa Il desiderio di Barbiana. Ancora una volta il cibo conferma la sua funzione inclusiva e offre la possibilità di conquistare un’autonomia
di Isabella Ceccarini
FarFood fa pensare al Far West, ma qui di selvaggio c’è solo la natura incontaminata della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere-Farfa, uno dei siti più interessanti dell’Italia centrale per il birdwatching e l’osservazione dell’ecosistema della palude.
In questo ambiente affascinante apre FarFood, il nuovo punto di ristoro aperto a tutti, ma aperto soprattutto all’inclusione dei ragazzi ospiti della cooperativa e impresa sociale Il desiderio di Barbiana grazie alla collaborazione con professionisti del settore della ristorazione.
La funzione inclusiva del cibo
La sofferenza psicologica si traduce troppo spesso in emarginazione, ed è qui che interviene Il desiderio di Barbiana, che propone soluzioni nei luoghi dove le persone vivono abitualmente.
La cooperativa dedica particolare attenzione alle famiglie a rischio o in condizioni di svantaggio, all’esclusione scolastica ed educativa, alle dipendenze, a stranieri e richiedenti asilo.
FarFood – Facciamo anche da mangiare. Il nome del punto di ristoro la dice lunga sulla funzione inclusiva del cibo e su come possa diventare il punto di partenza per una dignità di vita, per l’autonomia e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Infatti i ragazzi che lavorano in FarFood sono autistici, con disagio mentale o con disabilità psichica.
Il bistrot è aperto dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi dalle 7.00 a mezzanotte, oltre che per eventi privati su prenotazione. Alla realizzazione del progetto FarFood hanno dato il loro contributo la Diocesi di Civita Castellana, la Regione Lazio e fondazioni private, ma anche molti altri sostenitori.
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Singolarità, non diversità
Manuele Cicuti, direttore terapeutico della cooperativa Il desiderio di Barbiana spiega gli obiettivi del progetto: «Nel bistrot FarFood non solo la singolarità di ognuno è accolta come il segno distintivo di uno stile personale, ma è anche la forza motrice del lavoro con i beneficiari.
Per coloro che vengono esclusi vogliamo continuare a inventare proposte e soluzioni che generino processi d’inclusione e contrastino la segregazione.
Per questo motivo vorremmo aprire l’opportunità di FarFood anche a persone in sospensione del procedimento con messa alla prova o che partecipano ai Servizi per le Dipendenze patologiche.
Ogni ragazzo o ragazza che arriva nella nostra struttura è, di fatto, già al lavoro e noi facciamo perno proprio sul suo lavoro per contribuire a far emergere una modalità specifica e caratteristica di ciascuno, al fine di inserirsi nella comunità, nelle occupazioni lavorative, nel tessuto sociale».
Formazione, perché la ristorazione non si improvvisa
I professionisti sanno bene che la ristorazione non si improvvisa e può essere un settore difficile in cui districarsi, anche dal punto di vista organizzativo, amministrativo e burocratico.
Per questo il punto di partenza è stato quello di formare i ragazzi.
Dietro all’iniziativa c’è Marcello Bastoni, responsabile del progetto FarFood. Marcello è un esperto del settore Food & Beverage, che per trent’anni ha lavorato a Roma in locali importanti.
A un certo punto ha deciso di dare una svolta alla sua vita e seguire la passione per la pedagogia. Così ha lasciato tutto per diventare formatore per Il desiderio di Barbiana e poi buttarsi nell’avventura di FarFood.
C’è anche la birra artigianale
I ragazzi di FarFood gestiranno 90 coperti (30 all’interno e 60 all’esterno) dalla colazione alla cena, affiancati da esperti del settore. Uno chef professionista si occuperà del menù, basato su prodotti biologici e a chilometro zero. È prevista anche una selezione di piatti senza glutine e vegani, per incontrare gusti ed esigenze di tutti, perché l’inclusione del cibo è anche questa.
All’ingresso del bistrot c’è uno spazio per la vendita di eccellenze del territorio e di prodotti frutto dell’inclusione lavorativa di Il desiderio di Barbiana, come la linea di birre – in bottiglia e alla spina – prodotte dal birrificio artigianale L’Abbarrato.
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Vicino a FarFood è disponibile anche un’area BBQ self-service a disposizione dei visitatori della Riserva Naturale.
L’attività di Il desiderio di Barbiana non si ferma a FarFood e a L’Abbarrato. I suoi numerosi servizi educativo-terapeutici vanno dall’agricoltura sociale agli interventi assistiti con gli animali all’inserimento lavorativo in altre attività di ristorazione. Ma c’è anche Antenna 00100, una comunità alloggio diurna e residenziale per adulti e minori autistici e con disagio psico-sociale per i quali la permanenza in famiglia è temporaneamente o stabilmente impossibile.