(Rinnovabili.it) – Il GEF (Global Environment Facility) ha approvato 26 progetti guidati dalla FAO per trasformare i sistemi alimentari e renderli parte attiva delle soluzioni per rispondere alle sfide ambientali nel mondo.
Il GEF finanzia questi progetti con 174,7 milioni di dollari e contemporaneamente si mobilitano 1,2 miliardi di dollari in cofinanziamento.
La finalità della partnership tra FAO e GEF è aiutare i paesi che ne hanno bisogno a utilizzare questa grande mole di finanziamenti per trasformare i sistemi alimentari: da problema che pesa sull’inquinamento globale i sistemi alimentari possono diventare parte della soluzione alla perdita di biodiversità, ai cambiamenti climatici, al degrado degli ecosistemi, all’inquinamento dei suoli e delle acque.
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La connessione tra sistemi alimentari e ambiente
Come agenzia partener del GEF, la FAO è presente in tutto il mondo sia per sostenere i paesi a trasformare i sistemi alimentari che per affrontare la complessità dei problemi legati all’interdipendenza tra i sistemi alimentari e l’ambiente.
I 26 progetti di FAO e GEF sosterranno i paesi a creare o migliorare la gestione di quasi 17,9 milioni di ettari di aree protette su terra e mare.
Trasformare i sistemi alimentari è decisamente sfidante, perché intende aumentare il livello di sostenibilità della pesca, della silvicoltura e delle pratiche agricole su oltre 27 milioni di ettari di paesaggi e paesaggi marini.
Si parla di ripristinare 820.000 ettari di ecosistemi, mitigare 275 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra, migliorare la gestione cooperativa di 4 ecosistemi acquatici condivisi.
I beneficiari di questi progetti di FAO e GEF – che si muovono nel solco degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 – sono 1,6 milioni di donne e uomini.
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FAO e GEF per realizzare gli Obiettivi dell’Agenda 2030
Spiega Maria Helena Semedo, vice direttore generale della FAO, che «per realizzare l’Agenda 2030 abbiamo bisogno di un Pianeta sano e di persone sane.
Questi progetti aiuteranno i paesi a conservare e utilizzare le risorse naturali in modo sostenibile, fornendo al contempo diete nutrienti e mezzi di sussistenza verdi e resilienti al clima.
Inoltre, contribuiranno all’attuazione del Quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal e dell’Accordo di Parigi».
Oltre ai progetti in tutto il mondo per preservare la biodiversità, ripristinare gli ecosistemi e lottare contro il cambiamento climatico, ci sembra meriti particolare attenzione il programma integrato avviato in Pakistan che prevede l’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose dalle catene di approvvigionamento e contemporaneamente utilizza i principi della bioeconomia circolare per trasformare i rifiuti delle banane in un’alternativa sostenibile al cotone.