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Etichetta Consapevole, scegliere con i sensi

L’app antispreco Too Good To Go ha perfezionato il tiro. D’accordo con alcune aziende è stata inserita in etichetta la specifica “Spesso Buono Oltre” per sensibilizzare i consumatori sulla reale data di scadenza degli alimenti. Perché il 10% dello spreco in Europa avviene proprio per l’errata interpretazione delle etichette

Etichetta Consapevole

di Isabella Ceccarini

È ancora buono o non è più buono? Etichetta Consapevole scioglie il dubbio amletico che assale perfino i conservatori a oltranza, quelli che recuperano il formaggio sotto lo strato di muffa, i biscotti un po’ gommosi o lo yogurt che in teoria ci avrebbe salutato già da qualche giorno.

Too Good To Go, l’app che combatte gli sprechi alimentari, ha rinnovato anche quest’anno l’iniziativa Etichetta Consapevole aggiungendo qualcosa in più.

Farsi guidare dai propri sensi

La specifica “Spesso Buono Oltre”, grazie ad alcuni pittogrammi esplicativi, incoraggia i consumatori a farsi guidare dai sensi (vista, olfatto e gusto) prima di buttare nella spazzatura i prodotti per i quali è indicato il Termine Minimo di Conservazione (il ben noto “da consumarsi preferibilmente entro”).

Diverso è il caso della dicitura “da consumare entro”: indica la data di scadenza oltre la quale un alimento potrebbe perdere alcune delle sue qualità organolettiche come aroma, fragranza e gusto, e in alcuni casi potrebbe essere nocivo per la salute.

Rivedere le nostre abitudini e soprattutto le nostre convinzioni avrebbe un impatto importante sullo spreco e di conseguenza sull’ambiente, dato che immette CO2 nell’atmosfera.

Il 10% dello spreco dipende dall’errata interpretazione delle etichette

Solo in Europa, ogni anno vengono buttate 9 milioni di tonnellate di cibo (circa il 10% dello spreco) a causa dell’errata interpretazione delle etichette, secondo il Rapporto della Commissione Europea Market study on date marking and other information provided on food labels and food waste prevention del 2018, e non abbiamo ragione di credere che la situazione sia migliorata.

L’Italia è uno dei Paesi molto sensibili ai temi dello spreco e dell’ambiente. L’84% della popolazione ritiene che lo spreco sia un grosso problema e il 74% vorrebbe fare di più per limitarlo in casa.

Nel 2021, alcuni partner di Too Good To Go (Bel Group, Fruttagel, Granarolo, Gruppo VéGé, La Marca del Consumatore, NaturaSì, Nestlé, Raineri, Raspini Salumi, Salumi Pasini, Wami) hanno messo l’Etichetta Consapevole sul 10mila confezioni per sensibilizzare i consumatori.

Dallo studio del centro di ricerca Epinion risulta che il 73% degli intervistati, ispirati dall’Etichetta Consapevole, ha iniziato a guardare, annusare e assaggiare i cibi prima di buttarli.

Nel 2022 hanno aderito nuovi partner all’Etichetta Consapevole: ABBI Group, Biova Project, Cameo, Circular Food, Delicatesse, Eridania, Ferrarini, Gruppo Montenegro, Mielizia, Olio Viola, Roncadin, Vallé.

Obiettivo: incidere sullo spreco domestico

Eugenio Sapora, contry manager Italia di Too Good To Go, è molto soddisfatto dei risultati ottenuti finora, ma guarda avanti: «Etichetta Consapevole è uno dei fondamenti dell’impegno di Too Good To Go contro lo spreco alimentare. Grazie alla nostra app, abbiamo già contribuito a salvare più di sette milioni e mezzo di Magic Box in Italia in soli tre anni dal lancio.

Andando a incidere (anche) sul comportamento domestico dei consumatori faremo davvero la differenza.

Le aziende, grandi e piccole, dell’agroalimentare stanno diventando sempre più sensibili al tema: con 23 partner aderenti e tanti altri che arriveranno nei prossimi mesi amplieremo sempre di più il messaggio e il nostro obiettivo di sensibilizzazione della popolazione italiana».

Il team di Too Good To Go ha sfidato Chiara Maci, Damiano Carrara e Guglielmo Scilla a unirsi alla campagna Etichetta Consapevole per riconoscere i cibi “da consumarsi preferibilmente entro” ancora buoni, e loro se ne intendono!