Rinnovabili

Energie rinnovabili, il contributo delle campagne

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Agricoltura green per le energie rinnovabili

Quale sarà il contributo delle energie rinnovabili per raggiungere gli obiettivi fissati nel nuovo PNIEC per il 2030? Non sarà facile, bisogna schiacciare l’acceleratore, ma c’è un settore produttivo che inaspettatamente potrebbe dare un contributo determinante nell’abbattere le emissioni di gas serra.

L’agricoltura italiana è la più verde d’Europa

Stiamo parlando dell’agricoltura: campi e stalle possono dare un apporto strategico al fabbisogno nazionale di energia. È opportuno ricordare che l’agricoltura italiana è la più green d’Europa con 80mila occupati nel settore del biologico e può avere ottime chance anche nel campo delle energie rinnovabili.

Biomasse, biogas, bioliquidi e fotovoltaico possono raddoppiare il proprio potenziale produttivo e facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione che, pur tra immancabili contraddizioni, sono stati confermati anche dalla COP28 che si è recentemente conclusa a Dubai.

Secondo l’analisi di Coldiretti e Centro Studi Divulga, il settore agro-zootecnico è in grado di partecipare alla fornitura di energie rinnovabili con un quantitativo del 16%.

Coldiretti ha firmato una serie di intese relative all’energia con alcune delle principali aziende del settore: Open Fiber, Eni, Italgas, Vitroplant, Enel, Gse, Acea, Anbi, BF.

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Accordi per la produzione di energie rinnovabili

L’accordo con Eni, che favorisce produzioni agricole sostenibili e valorizza gli scarti e i sottoprodotti, punta a sviluppare colture per utilizzo energetico sia per la produzione di biocarburanti HVO e biometano, sia per la filiera della chimica da fonti rinnovabili.

Prevede inoltre possibili iniziative di generazione di energia elettrica rinnovabile e attività volte a favorire il riutilizzo delle acque per uso agricolo.

L’intesa con Italgas è volta a incentivare la produzione di biometano. Coldiretti si occuperà di in formare i soci sull’utilizzo del biometano e realizzerà una mappatura degli impianti di biogas esistenti e potenzialmente oggetto di conversione a biometano. Italgas si impegna ad abbreviare i tempi di valutazione delle proposte di connessione dei nuovi impianti alle proprie reti oltre a ridurre i costi di allacciamento e a mettere in atto azioni per superare i limiti di capacità ricettiva delle reti di distribuzione locali.

L’accordo con Enel individua alcune direttrici strategiche affinché elettrificazione e sostenibilità rappresentino opportunità di crescita per le aziende agricole, permettendo di ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle attività. Grazie ai fondi del PNRR si vuole favorire una reale transizione verso le energie rinnovabili con la misura “Parco agrisolare”.

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Le risorse idriche

L’altro obiettivo dell’accordo con Enel riguarda l’acqua: potenziarne la disponibilità per favorirne l’uso irriguo, potabile ed energetico, aumentarne la capacità di captazione nei territori ed efficientarla attraverso pompaggi idroelettrici.

La tutela e il riuso della risorsa idrica nel settore agro-industriale ed energetico sono anche al centro dell’intesa con Acea, Anbi e BF. In particolare, si studieranno soluzioni per impiegare le risorse provenienti dalla depurazione delle acque reflue e degli impianti di compostaggio di Acea nella produzione di fertilizzanti e concimi organici e minerali.

Inoltre, si valuteranno attività per l’utilizzo di sottoprodotti agricoli provenienti dalla filiera negli impianti Acea per la produzione di biogas ed energia: l’obiettivo è promuovere un modello esteso di sviluppo di filiera totalmente italiana.

Interessante il punto dell’accordo relativo alle sinergie in ambito idrico ed energetico nel campo dei consorzi di bonifica che prevede opere infrastrutturali per la salvaguardia ambientale e la prevenzione delle calamità.

Altri interventi riguardano i bacini di accumulo e pompaggio, inclusa l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica rinnovabile dal fotovoltaico all’idroelettrico.

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Tecnologia e innovazione

Favorire la transizione ecologica nel comparto agroalimentare, la tutela e il rafforzamento della sovranità alimentare nazionale, la sicurezza energetica, sostenere gli investimenti in ricerca e innovazione, promuovere l’energia circolare e il ricorso alle nuove tecnologie, incentivare la diffusione delle energie rinnovabili. Questi obiettivi sfidanti sono al centro dell’accordo con GSE.

La collaborazione con Open Fiber riguarda lo sviluppo di servizi digitali innovativi, a cominciare dalla diffusione della rete ultraveloce a banda ultra larga e agevolando l’accesso ai fondi agricoli per la realizzazione delle infrastrutture necessarie.

Il protocollo d’intesa con Consorzi Agrari d’Italia (CAI), Vitroplant e Unaprol è nato per potenziare il livello di innovazione di qualità dei prodotti e dei servizi in ambito agricolo per la transizione tecnologica dell’impresa. Particolare attenzione è dedicata all’efficienza di gestione delle aziende della filiera olivicola per ridurre l’impatto ambientale.

In merito alla sostenibilità, l’accordo prevede anche la valorizzazione e il riutilizzo dei sottoprodotti della filiera olivicolo-olearia e la definizione di accordi di fornitura di beni, mezzi e servizi a supporto dello sviluppo delle aziende del comparto.

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