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Droni, l’arma sostenibile che combatte gli insetti nelle serre

I droni in agricoltura non si usano solo in campo aperto. Arriva dall’Olanda un nuovo sistema di lotta ai parassiti che utilizza droni e intelligenza artificiale al posto dei pesticidi per le coltivazioni nelle serre

insetti nelle serre
Image by wirestock on Freepik

Eliminare gli insetti nelle serre senza pesticidi

(Rinnovabili.it) – I droni sono una delle tecnologie più usate in agricoltura. Normalmente si pensa che si utilizzino solo in campo aperto, ma dal mondo della ricerca olandese arriva una novità interessante per le coltivazioni nelle serre. Infatti, le piante nelle serre, anche se parzialmente protette, non sono immuni dalle infestazioni parassitarie. Le infestazioni di insetti nocivi aumentano di anno in anno, ma combatterli con l’uso esclusivo di pesticidi sta diventando non sostenibile e molto spesso inefficace.

In aiuto degli agricoltori arriva PATS, un sistema che cattura gli insetti infestanti in volo grazie a piccoli droni. PATS, di progettazione olandese, è prodotto da una società spin-off della Delft University of Technology. Un aiuto tecnologico anziché chimico, che può andare d’accordo con la legislazione europea, sempre più restrittiva in materia di pesticidi.

Tutto è cominciato dalle zanzare che di notte tormentavano Dayo Jansen, un dottorando dell’Università di Wageningen, che pensò di costruire un drone per dare loro la caccia ispirandosi ai pipistrelli.

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Il sistema PATS usa telecamere e droni

Il sistema prevede PATS-C, un sistema di riconoscimento con visione di una telecamera, e PATS-X, un sistema di caccia agli insetti con i droni.

PATS-C è composto da moduli di telecamere a raggi infrarossi connessi a Internet e installati dentro le serre. Grazie agli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale, le telecamere individuano gli insetti che volano intorno alle piante; in base alla frequenza e alle dimensioni del battito alare, il sistema indentifica anche il tipo di insetto.

Questo è un passaggio molto importante perché evita che i droni aggrediscano gli insetti utili, come le api.

Quando individua i parassiti, PATS-C attiva i droni di PATS-X e li guida a catturare l’insetto. Se non sono in uso, i droni di PATS-X alloggiano su una postazione di ricarica wireless.

PATS-C è già utilizzato in circa 250 serre in tutta Europa; PATS-X sta ultimando la sperimentazione in Olanda e Belgio e sarà disponibile alla fine del 2023.

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I droni producono gli stessi ultrasuoni dei pipistrelli

Lo studio degli algoritmi che controllano il funzionamento dei droni ha permesso di scoprire che i motori dei droni producono una gamma di ultrasuoni simili a quelli prodotti dai pipistrelli, predatori naturali delle falene infestanti.  Alcune falene ignorano il rumore e il drone le cattura facilmente, altre si spaventano e si rifugiano a terra.

I ricercatori stanno studiando come anticipare l’azione evasiva delle falene all’arrivo del drone; un’altra ipotesi che stanno esaminando è se riprodurre gli ultrasuoni con gli altoparlanti possa scoraggiare il volo delle falene nelle serre.

Se, come sembra, i droni del sistema PATS si dimostrano efficaci, la loro adozione può rappresentare una valida alternativa all’uso dei pesticidi nelle serre.