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Approvato il ddl Made in Italy, le novità per l’agroalimentare italiano

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Produzione sostenibile e inclusione sociale, le novità del Ddl Made in Italy

(Rinnovabili.it) – Il 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Made in Italy, il disegno di legge contenente “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” .

«Le nuove norme intervengono al fine di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani. Si stabilisce che le misure di promozione e incentivazione siano coerenti con il principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese».

Sostegno alle filiere strategiche nazionali

Oltre a valorizzare le produzioni di qualità in ogni settore – dalle bellezze storico-artistiche all’agroalimentare – il ddl punta a combattere la contraffazione.

Il ddl prevede misure specifiche a sostegno delle filiere strategiche nazionali (legno-arredo, tessile, nautica, ceramica), incentivi per servizi di consulenza per la brevettazione, l’approvvigionamento di forniture di qualità e l’informazione dei consumatori sulle fasi di produzione della pasta.

Perché l’idea si trasformi in azione concreta occorre una disponibilità economica: a tal fine il disegno di legge prevede l’istituzione di un fondo sovrano italiano, il Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro.

Molto positiva l’attenzione al potenziamento dell’autoimprenditorialità e dell’imprenditorialità femminile, a cui il ddl dedica un fondo di dieci milioni di euro.

Tra le forme di “protezione” della proprietà industriale previste dal disegno di legge ci sono quelle relative alle eccellenze produttive e culturali, anche grazie alla tutela dei domini internet registrati.

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Il Liceo del Made in Italy

Il ddl istituisce inoltre il Liceo del Made in Italy di taglio multidisciplinare – di cui la premier Giorgia Meloni aveva dato l’annuncio nel corso dell’ultima edizione di Vinitaly a Verona – «per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana».

L’istituzione della Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy” ha invece l’obiettivo di «promuovere il raccordo tra le imprese e i licei, di favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e di gestire l’Esposizione nazionale permanente del Made in Italy».

Il ddl prevede inoltre che i datori di lavoro possano stipulare contratti con i lavoratori pensionati affinché siano i tutor dei nuovi assunti.

Il 15 aprile di ogni anno, in coincidenza con la nascita di Leonardo da Vinci, si istituisce la Giornata del Made in Italy per celebrare la creatività e l’eccellenza italiane.

Le misure del ddl Made in Italy per l’agroalimentare

Il disegno di legge introduce «misure finalizzate alla promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e del turismo». Tra queste, in particolare, sono previste misure specificamente dedicate all’agroalimentare:

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La tutela dei prodotti, tracciabilità e lotta alla contraffazione

In materia di tutela dei prodotti, il ddl propone anche interventi a livello penale:

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