“Da chicco a chicco” è un progetto di economia circolare con un forte impatto sociale ideato da Nespresso. L’alluminio delle capsule è riciclato per trasformarsi in nuovi oggetti, la polvere di caffè è trasformata in compost usato come fertilizzante in una risaia. Nespresso acquista il riso per donarlo al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio che fornisce pasti alle persone bisognose. Un modello virtuoso di partnership tra profit e non profit
di Isabella Ceccarini
(Rinnovabili.it) – Un percorso di economia circolare che da ambientale diventa sociale: partire dal caffè per arrivare al riso aiutando i bisognosi. Questo, in sintesi, è il senso di “Da chicco a chicco”, il programma attivato in Italia da Nespresso che unisce l’efficienza del riciclo alla donazione.
“Da chicco a chicco”, dal caffè al riso
A monte ci sono la raccolta differenziata e il riciclo delle capsule di alluminio esauste, ma come si arriva al riso?
Dal 2011, Nespresso ha investito più di 6 milioni di euro per sviluppare un proprio sistema di raccolta delle capsule che ha raggiunto ottimi risultati nel limitare l’impatto ambientale delle capsule di caffè e continua a crescere, grazie al contributo dei consumatori.
“Da chicco a chicco” è un successo dovuto alla partecipazione di tutti. Ad esempio, è stata fondamentale la collaborazione attiva dei Comuni e delle società delegate alla gestione dei rifiuti urbani. La crescita di questo segmento di differenziata testimonia l’impegno dei cittadini e la volontà di rendere anche questo tipo di rifiuto una risorsa da valorizzare.
Dal riciclo alla donazione
Una volta recuperate le capsule esauste – che i consumatori devono portare nelle boutique Nespresso o nelle isole ecologiche convenzionate – i materiali vengono separati.
L’alluminio – materiale ideale per conservare il caffè e riciclabile infinite volte – viene portato nelle fonderie dove il riciclo lo trasformerà in nuovi oggetti, la polvere di caffè è convertita in compost (dai fondi di caffè si ottiene un ottimo fertilizzante, ricco di azoto, potassio e magnesio) ed è utilizzato in una risaia in provincia di Novara.
Nespresso acquista il riso e lo dona al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio che provvedono a distribuirlo alle persone in difficoltà attraverso le strutture caritative presenti nei territori. Qualche cifra? Nel 2020, l’anno più buio del Covid che ha impoverito tantissime famiglie, Nespresso ha donato al Banco Alimentare di Lombardia e Lazio 630 quintali di riso, l’equivalente di 700mila porzioni.
Perché proprio il riso? È il cereale più consumato al mondo dopo il grano, non contiene glutine, quindi è adatto anche a chi soffre di allergie o intolleranze, è ricco di proprietà nutritive. Non subisce modificazioni sostanziali col tempo, e conserva meglio di altri cibi le sue proprietà a parità di temperatura esterna. Infine ha una resa alta: con 1 chilo di riso si possono preparare molti pasti.
Pratiche agricole sostenibili
Nespresso è presente in 14 Paesi con il suo programma AAA Sustainable QualityTM grazie al quale collabora con più di 110mila coltivatori per introdurre nella coltivazione del caffè pratiche agricole sostenibili, rispettose dell’ambiente e attente alla qualità della vita dei coltivatori. Questo programma è stato lanciato nel 2003 in collaborazione con The Rainforest Alliance.
Nespresso – che aderisce alla Carta ICESP (la Piattaforma Italiana per l’Economia Circolare) – ha siglato una convenzione con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori) per il recupero delle capsule di alluminio che dura dal 2011.
Tutela dell’ambiente e sostegno alle comunità
Il progetto “Da Chicco a Chicco” è un modello virtuoso di partnership tra profit e non profit.
Spiega Chiara Murano, Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italia: «In questi suoi primi dieci anni di vita, “Da chicco a chicco” ci ha permesso di raggiungere risultati importanti e di sostenere realtà a cui ci sentiamo, anno dopo anno, sempre più vicini.
Questo grazie al prezioso contributo delle consumatrici e dei consumatori che ogni giorno riportano le capsule usate nelle nostre boutique o nelle isole ecologiche partner.
Il nostro supporto al Banco Alimentare della Lombardia e del Lazio esprime appieno lo spirito e l’obiettivo di “Nespresso per l’Italia”, il programma che ci vede in prima linea nella cura del territorio italiano e ci consente di concretizzare il nostro impegno per una gestione responsabile delle capsule di caffè lungo tutto il ciclo di vita.
Con “Da Chicco a Chicco” offriamo il nostro contributo per la tutela dell’ambiente e il nostro sostegno alle comunità di cui ci sentiamo parte, perché con la donazione del riso a Banco Alimentare riusciamo a dare un aiuto davvero concreto a chi ne ha più bisogno».