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Consumi alimentari, agli italiani piace il biologico

I consumi degli italiani privilegiano i prodotti biologici, nonostante l’inflazione e la crisi non ancora superata. Una ricerca dimostra la preferenza per prodotti salutari, tradizionali e a basso impatto ambientale a conferma di una crescente attenzione a scelte sostenibili

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Cosa c’è nel carrello della spesa degli italiani?

Nei consumi alimentari degli italiani il biologico non manca mai, nonostante crisi e inflazione. È quanto emerge da uno studio effettuato da Nomisma presentato in occasione di MARCA 2024 by BolognaFiere, l’unica manifestazione dove espone la Distribuzione Moderna Organizzata (DMO).

La DMO garantisce il potere d’acquisto dei consumatori attuando politiche commerciali orientate alla massima convenienza e la libera concorrenza tra le imprese; non delocalizza, quindi sostiene le economie locali, applica principi di sostenibilità e opera nel rispetto della legge. Questa grande vetrina espone il meglio del Made in Italy agroalimentare ed è il posto ideale per capire le tendenze di acquisto degli italiani.

Il biologico tiene nonostante l’inflazione

Lo studio di Nomisma è realizzato nell’ambito del progetto triennale Being Organic in EU (2022-2025) cofinanziato per l’80% dall’Unione Europea e da Federbio e Naturland, le principali organizzazioni di operatori biologici in Italia e Germania. Nel 2023 la crescita dei prezzi è stata del 5,7% (era 8,1% nel 2022), ma l’impatto sulle famiglie rimane comunque importante. Secondo Nomisma, una famiglia di quattro persone ha speso complessivamente 1.600 euro al mese in più, di cui 700 per la spesa alimentare.

Davanti a questo stato di cose, le persone hanno cercato di salvaguardare il potere di acquisto: no agli acquisti superflui (71%), preferenza per le promozioni (64%) o per i prodotti a marchio del distributore. Anche se le difficoltà non sono alle spalle, nel 2024 il 16% degli intervistati è propenso ad aumentare i consumi, l’11% a ridurli.

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La sostenibilità influenza i consumi alimentari

I consumi del 2024 seguono regole precise: i prodotti devono essere salutari, tradizionali, a basso impatto ambientale, semplici, essenziali. Una tendenza confermata anche dall’incremento delle vendite dei prodotti ortofrutticoli, a cui gli italiani avevano rinunciato in estate. Sostenibilità e attenzione all’ambiente influenzano gli acquisti, come già avveniva negli ultimi cinque anni, ma cresce la percentuale (2 italiani su 3) di quanti mettono nel carrello prodotti che dichiarano di rispondere a criteri di sostenibilità.

Nel 2023 i consumi bio hanno raggiunto un valore di 2,1 miliardi di euro (+4,7% rispetto al 2022): il 90% della popolazione di età 18-65 anni ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto alimentare bio. Per il 58% dei consumatori rappresenta la prima scelta quando si tratta di frutta e verdura fresca, uova e olio extravergine d’oliva.

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Perché comprare biologico?

Cosa spinge ad acquistare prodotti biologici? La convinzione che siano più sicuri per la salute (27%) ma anche più sostenibili (il 23% li ritiene più rispettosi dell’ambiente, il 10% del benessere animale, un ulteriore 10% ne apprezza la sostenibilità sociale e intende sostenere i piccoli produttori). Resta ferma l’esigenza di informazioni più accurate: per il 28% degli acquirenti non sono sufficienti per valutare le caratteristiche del prodotto, il 57% pur se consapevole di aver scelto un prodotto biologico, vorrebbe saperne di più.

La richiesta di chiarezza non è generica: l’85% degli intervistati vuole conoscere la differenza tra prodotti bio e convenzionali, il 72% vuole approfondire l’esistenza del legame tra prodotti biologici e sostenibilità, il 75% si chiede quali siano i vantaggi ambientali dei prodotti bio. In compenso, i consumatori hanno trovato utili le attività informative sul punto vendita per soddisfare le loro curiosità.