Nel 2017 la Commissione Europea aveva autorizzato l’uso del glifosato per cinque anni. In vista della scadenza dell’autorizzazione, EFSA ed ECHA hanno avviato le consultazioni per stabilire se proibirne o consentirne l’utilizzo
(Rinnovabili.it) – Il glifosato è una sostanza chimica utilizzata nei prodotti fitosanitari usati in agricoltura e orticoltura per controllare la presenza di erbe infestanti nelle colture.
Nel 2017 la Commissione Europea aveva autorizzato l’uso del glifosato per cinque anni. Pertanto il glifosato può essere utilizzato come principio attivo nei prodotti fitosanitari fino al 15 dicembre 2022, a condizione che i singoli enti nazionali di riferimento ne autorizzino l’uso dopo aver effettuato una valutazione di sicurezza per ciascun prodotto che lo contenga.
Essendo ormai prossima la scadenza dell’autorizzazione rilasciata dalla Commissione Europea, l’EFSA-European Food Safety Authority e l’ECHA-European Chemical Agency hanno avviato le consultazioni parallele sulle valutazioni scientifiche preliminari in merito all’uso del glifosato.
Le autorità nazionali competenti di Francia, Ungheria, Paesi Bassi e Svezia che costituiscono il Gruppo di Valutazione sul Glifosato (AGG) hanno preparato le prime valutazioni scientifiche.
Le consultazioni dureranno 60 giorni; trascorso questo termine, i commenti pervenuti alle due agenzie saranno pubblicati sui rispettivi siti. L’EFSA e l’ECHA incoraggiano tutte le parti interessate a partecipare alle consultazioni nella massima trasparenza e a presentare le proprie osservazioni con il supporto di dati scientifici.
La valutazione della tossicità dei prodotti chimici
La classificazione dei prodotti chimici si basa esclusivamente sulle proprietà pericolose di una sostanza, in questo caso del glifosato, ma non tiene conto né degli effetti derivati dall’uso di tale sostanza né da quelli successivi all’esposizione a tale sostanza. L’EFSA ritiene invece che l’esposizione alle sostanze attive dei pesticidi debba rientrare nella valutazione del rischio.
La valutazione dell’ECHA, nel 2017, aveva classificato il glifosato come sostanza che può causare gravi danni agli occhi e può essere tossica per la vita acquatica con effetti di lunga durata. Non è stata fatta invece una classificazione in merito a mutagenicità, cancerogenicità otossicità riproduttiva delle cellule germinali. Al momento, la valutazione scientifica iniziale dell’AGG non incoraggia a modificare la classificazione esistente.
L’esame dei risultati della consultazione da parte dell’EFSA terminerà nella seconda metà del 2022. A quel punto la Commissione Europea deciderà se rinnovare l’approvazione per l’uso del glifosato nei Paesi dell’Unione Europea d’accordo con il Comitato per la Valutazione dei Rischi dei singoli Stati Membri.