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Con Regusto dall’impatto zero all’impatto positivo

(Rinnovabili.it) – In un paradigma più evoluto del fare impresa non bastano più l’impatto zero e limitare il consumo di risorse del Pianeta: la missione della piattaforma Regusto – il primo portale per la gestione degli sprechi e delle donazioni – è generare un impatto positivo, ovvero produrre un profitto per sé e nello stesso tempo un beneficio per la società e l’ambiente.

Il Network Impatto Positivo

Regusto, piattaforma che si rivolge a GDO, aziende, produttori, distributori, enti non-profit e associazioni ha creato il Network Impatto Positivo. Si basa su un modello di sharing for charity che con la tecnologia blockchain garantisce trasparenza e tracciabilità nella gestione dei flussi di denaro e merci. Il progetto mette a disposizione delle aziende gratuitamente la propria piattaforma per gestire le donazioni delle eccedenze e le converte in risorsa per il territorio.

Nel giro di tre anni Regusto ha collezionato premi e riconoscimenti: Only the Brave 2020, Fondazione Barilla 2020, Earthshot Prize Milano 2021, Louis Bonduelle Awards 2022, Best Performer dell’Economia Circolare 2022.

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Lo spreco diventa una risorsa

In quale scenario si muove il Network Impatto Positivo? In Italia 13 milioni di persone vivono in situazioni di precarietà economica e circa 1 milione di cittadini in più rispetto al 2020 vive in uno stato di povertà assoluta. Ogni anno vengono emesse più di 28 milioni di tonnellate di COper produrre cibo che viene sprecato, generando una perdita di 11 miliardi di euro per aziende e cittadini.

Il Network Impatto Positivo riunisce in una rete virtuosa le aziende italiane – sia del settore alimentare che non alimentare – impegnate a lottare contro lo spreco per trasformarlo in una risorsa. Attraverso un processo di recupero e ridistribuzione, le aziende possono donare o vendere, senza alcun costo di servizio, prodotti a rischio spreco sulla piattaforma di Regusto

Quali aziende aderiscono al Network Impatto Positivo? Nonno Nanni, La Molisana, Haleon, Chanteclair, Spontex, Grafiche Paciotti, Scottex. I beni alimentari e non alimentari recuperati sono messi a disposizione degli enti non profit sul territorio nazionale. Risultato: si evitano emissioni di anidride carbonica e consumo di risorse ambientali ed economiche legate allo smaltimento delle eccedenze.

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I Crediti di Impatto Positivo

Come si misura l’impatto positivo? Gli algoritmi sviluppati con il dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia secondo standard di riferimento internazionali (ISO 14040 e ISO 14044) generano i Crediti di Impatto Positivo in base alle donazioni effettuate sulla piattaforma.

Ad esempio, un Credito è costituito da 2 pasti equivalenti distribuiti, 1 Kg di CO2 evitata, 2 m3 di acqua risparmiata, 3 m2 di suolo risparmiato.

Vediamo in particolare le singole componenti di un Credito. Per pasto equivalente si intende un mix di 500 g di alimenti in base ai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento Nutrienti ed energia per la popolazione italiana); la CO2 evitata è l’emissione di anidride carbonica evitata grazie alla donazione, al recupero e al mancato rifiuto dei prodotti; l’acqua risparmiata è il consumo di acqua evitato grazie alla donazione, al recupero e al mancato rifiuto dei prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici; il suolo risparmiato è il consumo di suolo evitato grazie alla donazione, al recupero e al mancato rifiuto dei prodotti alimentari, non alimentari e farmaceutici.

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Crediti certificati dalla blockchain

Le aziende che aderiscono al Network Impatto Positivo sono inserite in un registro pubblico blockchain che certifica l’impatto ambientale e sociale generato da ogni azienda, lo aggiorna in tempo reale e lo rende accessibile a tutti: una garanzia di trasparenza.

Il Credito certificato in blockchain è identificato da un token NFT (Non Fungible Token, ovvero un gettone non riproducibile, unico, che non può essere sostituito; è quindi un certificato di autenticità).

Inoltre, i dati generati dalla piattaforma Regusto vengono certificati anche da un ente terzo (RSM International). Aggiornati ogni settimana, sono disponibili sul sito di Regusto.

Le aziende potranno inserire i dati certificati di impatto positivo nel proprio bilancio di sostenibilità.

A poche settimane dalla sua nascita il contatore di Impatto Positivo segna 708mila pasti distribuiti, 354.400 tonnellate di CO2 evitata, 708mila m3 di acqua risparmiata, 1.060mila m2 di suolo risparmiato.

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