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Come saranno gli agricoltori del futuro?

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Lo studio identifica 12 profili di agricoltori affiancati da figure emergenti e innovative

(Rinnovabili.it) – Come sarà l’agricoltura del futuro e chi saranno gli agricoltori nel 2040? Il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea ha pubblicato una ricerca in cui analizza le tendenze future dell’agricoltura alla luce dei fatti di oggi: consumatori sempre più consapevoli vorranno conoscere l’origine di quello che mettono nel piatto mentre il degrado ambientale e i cambiamenti climatici costringeranno gli agricoltori a dovranno cambiare i sistemi usati in precedenza.

Dobbiamo essere disponibili a cambiare il modello di agricoltura a cui siamo abituati per diventare resilienti e avere maggiore sicurezza alimentare. Ogni innovazione va sostenuta da politiche adeguate che consentano la resilienza trasformativa degli agricoltori davanti ai cambiamenti climatici e da una comunicazione efficace che renda i consumatori consapevoli dei loro acquisti. 

Lo studio identifica 12 profili di agricoltori affiancati da figure emergenti e innovative che presumibilmente avranno un ruolo attivo nella transizione verso la sostenibilità entro il 2040.

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I profili di agricoltore “adattivo”, “aziendale”, “intensivo” e “patrimoniale” incarnano le caratteristiche consolidate dell’agricoltura europea che coniugano con i cambiamenti tecnologici e socioeconomici, quindi strizzano l’occhio alla digitalizzazione e alle biotecnologie, seguono l’andamento dei mercati agricoli e i modelli di consumo, e sono coscienti delle disuguaglianze economiche. 

I profili “ambiente controllato” e “basato sulle cellule” sono i più aperti alle nuove tecnologie che promettono di cambiare l’alimentazione dalla terra alla tavola.

I profili “assistenza sociale”, “rigenerativo” e “urbano” sono i più attenti a capire le tendenze in atto destinate a incidere sulla società urbanizzazione, salute e benessere, costruzione di comunità, ridefinizione del rapporto uomo-natura.

I profili “stile di vita”, “hobby serio” e “approvvigionamento della comunità” convergono attorno alle tendenze socio-culturali come la natura mutevole del lavoro, il ritorno alla terra e lo slow food.

I nuovi agricoltori identificati dallo studio sono dei modelli per capire le nuove necessità del sistema, dei lavoratori e degli imprenditori del settore e individuare le politiche migliori da attuare in ambito europeo. Quali saranno le prospettive del mercato e in quale quadro politico? Il Covid-19 ha messo a nudo le nostre fragilità, minato le nostre certezze e ci ha messo di fronte all’imperativo di un cambiamento verde. La ricerca del Joint Research Centre vuole fornire le basi per un confronto utile a elaborare una strategia in grado di guidare la transizione verde dell’Unione Europea.

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