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Coldiretti organizza una distribuzione di cibo per i bisognosi

Coldiretti

(Rinnovabili.it) – Nella settimana di Natale è iniziata la distribuzione di cinquecento tonnellate di cibi e bevande ai bisognosi. Un segnale di speranza per tante famiglie promosso da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia insieme a numerosi partner: Conad, Enel, Intesa San Paolo, Philip Morris Italia, Snam, Eni, Grana Padano, Granarolo, Generali, Rigamonti, Poste Italiane, Parmigiano Reggiano, Montana, Casillo, Le Stagioni d’Italia, Virgilio, Plasmon, Casa Modena, Ferrovie Italiane, Terna, Novamont, Pomì, Gardalatte, Banco BPM, Unioncamere e Codacons.

Spesa sospesa

Dall’inizio della pandemia, gli agricoltori di Campagna Amica hanno distribuito ai più bisognosi oltre seimila tonnellate di prodotti agroalimentari italiani anche grazie al contributo dei cittadini all’iniziativa “Spesa sospesa”, nata sul modello del caffè sospeso di origine campana.

In Italia sono ormai 4,8 milioni i poveri costretti mangiare nelle mense di carità o a chiedere i pacchi alimentari alle parrocchie.

Il Covid ha aggravato le situazioni che erano già precarie e ha creato nuove povertà. Teme per il proprio futuro anche chi a fatica è rimasto a galla fino ad ora, e i rincari che vanno dagli alimentari alle bollette sono fonte di grande preoccupazione.

«Abbiamo davanti un Natale che sarà difficile per molti, per questo le eccellenze dell’agroalimentare italiano vogliono tendere una mano a chi ne ha più bisogno mettendo a disposizione i loro prodotti con l’obiettivo di ridurre, seppure in piccolissima parte, il food social gap, quella frattura tra chi può continuare a permettersi cibo di alto valore e chi invece non può e deve contrarre i propri consumi» ha detto Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia.

Pacchi alimentari con il meglio del Made in Italy

I camion di Coldiretti stanno recapitando i pacchi alimentari alle famiglie bisognose individuate da Coldiretti e Campagna Amica con la collaborazione delle parrocchie e dei servizi sociali dei Comuni.

Ogni pacco comprende una selezione di prodotti Made in Italy di qualità: più di 50 chili per ogni pacco che comprendono dalla pasta ai legumi, dalla passata di pomodoro al cotechino, dal prosciutto crudo alla farina, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dal Provolone al latte UHT, dal panettone al pandoro, dall’olio extra vergine di oliva alla mortadella, dalla carne in scatola al mascarpone, dai biscotti per bambini agli omogeneizzati.

Questa “operazione speranza” da un lato va incontro a chi in questo anno di pandemia ha perso il lavoro, dall’altro evidenzia le tante eccellenze italiane.

Nella filiera agroalimentare lavorano più di tre milioni di persone che con il loro impegno hanno fatto arrivare il cibo sulle nostre tavole anche nei giorni più critici. Un universo di fatto di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e una rete di distribuzione con 230mila punti vendita che non hanno mai dimenticato la solidarietà.

Gli italiani sono capaci di unirsi e mobilitare risorse per uscire insieme dalla crisi

Ha dichiarato infatti Enzo Gesmundo, segretario generale di Coldiretti,che «di fronte a un’emergenza senza precedenti serve una grande azione di solidarietà per dare a tutti la possibilità di trascorrere un Natale più sereno nonostante i timori per la salute e l’economia che derivano dalla ripartenza dei contagi da Covid.

Il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza di aiuto alle famiglie bisognose messa in campo dagli agricoltori di Coldiretti insieme ad altri partner diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli italiani».

«Il nostro impegno quotidiano è il segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche.

Di fronte a una situazione sociale così pesante che non si vedeva dal dopoguerra, stiamo realizzando uno sforzo corale che dimostra la capacità dell’Italia di unirsi e mobilitare risorse per uscire insieme dalla crisi, nella consapevolezza di essere una comunità nazionale che ha potenzialità e capacità a tutti i livelli per far ripartire il Paese» sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

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