Rinnovabili • Ciboamico Rinnovabili • Ciboamico

Spreco alimentare: con CiboAmico le eccedenze vengono redistribuite a chi ne ha bisogno

CiboAmico è il progetto del gruppo Hera a Modena che contrasta lo spreco alimentare redistribuendo le eccedenze delle mense aziendali ai soggetti più fragili

Ciboamico

CiboAmico ha già salvato 12 tonnellate di prodotti

(Rinnovabili.it) – CiboAmico è un progetto di HeraLAB che, dal 2019, collabora con il Comune di Modena, il Consorzio del Mercato Albinelli e il Gruppo Ceis per evitare lo spreco alimentare e sostenere i soggetti più fragili.

Attraverso il network del progetto, che vede anche la collaborazione di LastMinuteMarket, i commercianti del Mercato Albinelli e Agricoltura Prima Natura redistribuiscono le proprie eccedenze al Gruppo Ceis.

Da quando sono partite le attività, il progetto ha già salvato 12 tonnellate di prodotti, per un valore di 35.000 euro, contrastando così concretamente lo spreco alimentare ma dando anche supporto a chi, in città, ne ha più bisogno. 

leggi anche FAO: 15 consigli per ridurre gli sprechi alimentari e divenire un Food hero

Evitare lo spreco alimentare, supportare chi ha bisogno

Il progetto è nato nel 2009 nelle mense aziendali del gruppo Hera per recuperare le eccedenze non consumate: a Modena in particolare vede però la collaborazione dei commercianti, in modo che anche i prodotti freschi invenduti a fine giornata non vadano sprecati. 

Dal lancio dell’iniziativa presso gli stabilimenti Hera, sono stati donati più di 120 mila pasti, equivalenti a quasi mezzo milione di euro, che hanno portato a evitare la produzione di 52  tonnellate di rifiuti e 220 tonnellate di emissioni di gas serra. 

A Modena, invece, i risultati dei primi tre anni raccontano di 12 tonnellate di alimenti salvati dallo spreco, che si traducono in 35.000€ risparmiati ma anche in notevoli vantaggi ambientali: i 20 milioni di litri di acqua utilizzati per coltivare quegli stessi prodotti non sono stati vani, così come le 16 tonnellate di emissioni CO2 equivalenti prodotte.  La raccolta alimentare è gestita dal Gruppo Ceis, che si occupa successivamente di distribuire quanto donato alle strutture cittadine “Casa Mimosa” e “La Torre”, enti no profit che si occupano di ricezione, ospitalità e assistenza per persone fragili o che stiano attraversando momenti di difficoltà, non solo economica. In questo modo il progetto garantisce benefici sia sociali, sia ambientali, sia ecologici.