Campus Peroni si interroga sullo stato di salute della filiera agricola della birra, sulla sostenibilità del settore, sulle sfide da affrontare a cominciare dalla crisi climatica. La prima evidenza è che la sostenibilità è inseparabile dall’innovazione perché aiuta gli agricoltori a contenere i costi, a mantenere i terreni sani e a diminuire l’impatto ambientale
(Rinnovabili.it) – Campus Peroni ha organizzato un incontro per rispondere ad alcune domane chiave per l’agricoltura. Qual è lo stato di salute filiera agricola della birra? Cosa comporta il cambiamento climatico? Come adeguare il settore per renderlo più resiliente?
Campus Peroni, il valore delle collaborazioni
Questo centro di eccellenza, nato nel 2018, è un progetto fatto di persone, formazione, ricerca e innovazione. È frutto della collaborazione tra Birra Peroni, CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), università e centri di ricerca.
Al centro del progetto che unisce la coltivazione sostenibile dell’orzo e del malto 100% italiano (ingredienti principali della birra) e la formazione è la consapevolezza dell’importanza della sostenibilità della produzione agricola.
Sostenibilità che fa rima con innovazione, come testimonia la partecipazione di startup innovative nel campo dell’agricoltura: Hort@ fornisce agli agricoltori sistemi di supporto alle decisioni ad alto contenuto di innovazione, XFarm Technologies sviluppa soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione dei processi nel settore agroalimentare, pOsti fornisce sistemi per garantire la completa trasparenza della filiera dal campo alla tavola.
Ricerca e tecnologia
«Mai come quest’anno abbiamo davanti una situazione che dimostra in maniera evidente la portata delle sfide che la filiera brassicola deve affrontare. Davanti a fenomeni estremi sempre più frequenti, non si può non ragionare su azioni che possano rendere tutta l’agricoltura più resiliente, oltre che più sostenibile.
Con Campus Peroni, grazie alla collaborazione con tutti i nostri partner, da anni lavoriamo in questo senso e abbiamo visto come la conciliazione di ricerca scientifica e tecnologia, ad esempio con l’introduzione di strumenti innovativi come il DSS (Decision Support System), possa fare la differenza», afferma Federico Sannella, coordinatore di Campus Peroni.
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Come si intuisce dal nome, i Decision Support System sono dei sistemi di supporto alle decisioni agronomiche che raccolgono e organizzano una serie di dati da numerose fonti, tra cui anche sensori disposti direttamente sui campi.
L’elaborazione di questi dati fornisce agli agricoltori informazioni chiave utili sia a monitorare eventuali avversità e affrontarle sia a prendere una serie di decisioni quotidiane come l’utilizzo di acqua o l’impiego di fertilizzanti.
L’innovazione per la sostenibilità
I DSS portano numerosi vantaggi e creano un sistema win-win: risparmiare acqua e fertilizzanti contribuisce al benessere del Pianeta e nello stesso tempo aiuta gli agricoltori a contenere i costi e a mantenere i terreni sani e quindi più fertili.
I primi dati raccolti tra il campione di agricoltori aderenti al programma di Campus Peroni sono decisamente positivi: oltre 6mila tonnellate di CO2 evitate nel periodo 2015-2022 rispetto ai dati di riferimento.
Un risultato incoraggiante che spinge Campus Peroni a proseguire sulla strada dei programmi di ricerca e sviluppo. Facilitare l’automazione dei dati di sostenibilità in blockchain e sviluppare analisi di Valutazione del Ciclo di Vita – Life Cycle Assessment (LCA) – rappresenta un impegno concreto per supportare l’intera filiera nel percorso di transizione verde.