BuonCibo Knorr è un progetto di agricoltura rigenerativa per coltivare il riso nel rispetto dell’ambiente. L’obiettivo globale prevede di avviare 50 progetti entro il 2025 per fornire cibo sano a ridotto impatto ambientale
(Rinnovabili.it) – Il nuovo progetto di agricoltura rigenerativa BuonCibo Knorr è stato avviato per coltivare il riso a ridotto impatto ambientale.
Riso a ridotto impatto ambientale per la salute del Pianeta
Il sistema agroalimentare ha un impatto forte sull’equilibrio dell’ecosistema e produce più del 30% dei gas serra: pensare di tenere sotto controllo il problema solo ricorrendo a sistemi di coltivazione più sostenibili si sta rivelando una scelta insufficiente.
Volendo adottare scelte più incisive, Knorr ha pensato di percorrere la strada dell’agricoltura rigenerativa con un progetto che punta alla riduzione delle emissioni di gas serra fino al 35%, al miglioramento della biodiversità e della salute dei terreni, e al risparmio idrico fino al 30%.
Nell’ambito del programma BuonCibo Knorr è partito in Italia il progetto pilota di agricoltura rigenerativa del riso in collaborazione con Innova-tech, Parboriz e con ricercatori e docenti delle Università di Torino, Pavia e Milano.
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Cosa aspettarsi da BuonCibo Knorr?
Come spiega Aldo Ferrero, docente del dipartimento di Scienze agrarie, forestali e ambientali (DISAFA) dell’Università di Torino e coordinatore scientifico del progetto, «ci aspettiamo importanti risultati in termini qualitativi e quantitativi.
Al termine della fase pilota, l’obiettivo è quello di ridurre fino a circa il 30% le emissioni di gas serra rispetto alle condizioni ordinarie di coltivazione.
Ci aspettiamo anche di avere un importante aumento della presenza di uccelli acquatici, insetti impollinatori e anfibi.
Riteniamo di poter ottenere i primi significativi risultati e la conferma del raggiungimento dei nostri obiettivi già tra fine di questo anno e l’inizio del prossimo».
Obiettivo globale
Il progetto di agricoltura rigenerativa che Knorr ha lanciato in Italia fa parte di un obiettivo globale da realizzare da qui al 2025: i 50 progetti di agricoltura rigenerativa – che nei prossimi 4 anni riguarderanno l’80% dei suoi prodotti – dovrebbero portare alla coltivazione di alimenti sani per 7 miliardi di piatti.
Obiettivo decisamente molto ambizioso, che richiede un monitoraggio costante. Per questo Knorr aiuta i produttori a identificare le pratiche migliori e li supporta nello sviluppo di indicatori misurabili, metodologie di campionamento e analisi.
Nel progetto italiano, inoltre, le pratiche adottate sono state sviluppate nel rispetto di flora e fauna del territorio.
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«È fondamentale la corretta gestione della vegetazione presente sugli argini delle risaie insieme alla presenza costante di acqua, in alcuni solchi della risaia, durante la stagione vegetativa.
Il principale obiettivo, in questo caso, è quello di favorire lo sviluppo dei cicli naturali, in modo da consentire alla natura stessa di sostenere e migliorare la produzione risicola», ha commentato Edoardo Saluzzo, responsabile R&D di Innova-tech, partner del progetto.
Insieme agli agricoltori
La partecipazione degli agricoltori è un punto chiave del progetto, come conferma Marco Baino di di Baino Martino e Marco Società Agricola: «Aderire a questo progetto di agricoltura rigenerativa permetterà alla mia azienda di migliorare l’efficienza produttiva e la sostenibilità ambientale della produzione del riso. Con l’adozione di processi innovativi come ad esempio l’introduzione delle colture da sovescio e di sistemi di precision farming mi sarà possibile contenere i costi di produzione e limitare i possibili effetti sfavorevoli sulla natura, migliorando anche la qualità del riso».
Ridurre l’impatto ambientale è una delle missioni che Unilever sta portando con successo in tutto il mondo, spiega Barbara Cavicchia, General Manager Nutrition Italy Unilever. «Con il progetto BuonCibo proviamo a dare consigli, ricette e prodotti sempre più responsabili.
BuonCibo si avvale della collaborazione di istituzioni, università, centri di ricerca per aiutare le persone a mangiare sano ma con gusto, a selezionare gli alimenti più sani, a incoraggiare il consumo di prodotti come verdure e proteine vegetali».