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Bayer, con 10 miliardi il colosso “chiude” la questione Roundup

Dopo lunghe trattative, la multinazionale tedesca ha raggiunto un accordo per “archiviare” decine di migliaia di cause legali intentate negli USA contro il Roundup ereditato da Monsanto. Una vittoria a metà che non risolve del tutto la questione

Roundup
Credit: Mike Mozart for Flickr; Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

Basato sul controverso glifosato, il Roundup è un erbicida ereditato da Bayer dopo l’acquisizione nel 2018 di Monsanto

(Rinnovabili.it) – Bayer pagherà 10,5 miliardi di dollari per “archiviare” la questione Roundup e liquidare decine di migliaia di azioni legali intentate negli USA contro il noto e controverso erbicida. 

Il patteggiamento, raggiunto dal colosso tedesco dopo lunghe trattative, riguarda nel dettaglio 95.000 delle 125.000 richieste di risarcimento presentate. I casi risolti rappresentano pertanto solo una parte di quelli attualmente in attesa di giudizio. Dei 10 e rotti miliardi di cui sopra, circa 9 saranno utilizzati per risolvere le battaglie legali ancora in corso ed il rimanente destinato a un’intesa per coprire le “future denunce” a cui molte delle vittime oggi rimaste fuori dall’accordo potrebbero successivamente aderire.

Se per Bayer si tratta di un ottimo affare (decisamente più economico rispetto a quello che sarebbe stato coprire le spese di ogni singolo procedimento), per la controparte si tratta di una vittoria a metà. “È come estinguere solo parte dell’incendio di una casa“, ha detto Fletch Trammell, avvocato di uno studio legale che rappresenta 5.000 persone che hanno scelto di non aderire al patteggiamento. 

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La vicenda, lo ricordiamo, si trascina ormai da anni: i contenziosi sono infatti eredità dell’acquisizione di Monsanto, avvenuta da parte di Bayer nel 2018 per 63 miliardi di dollari. Sotto accusa il glifosato, componente chiave del Roundup ritenuto da più parti dannoso per la salute e classificato come probabilmente cancerogeno dall’OMS nel 2015 (contrariamente a quanto fatto dall’EPA statunitense).
L’Unione Europea ha approvato l’uso dei diserbanti a base di glifosato fino alla fine del 2022, quando cioè la concessione comunitaria verrà ridiscussa anche alla luce dei report scientifici forniti e collezionati grazie all’attività di un pool di esperti selezionati da Francia, Ungheria, Olanda e Svezia.

Per Bayer, in ogni caso, non è uno scampato pericolo.
Oltre che nella questione Roundup, la multinazionale con sede a Leverkusen si trova infatti impegnata sotto diversi fronti. Rimangono per esempio le accuse riguardanti i rischi per la sicurezza connessi al suo dispositivo anticoncezionale Essure, le migliaia di azioni legali già intraprese da diverse città americane per lacontaminazione di corsi d’acqua con PCB tossicie la nuova bufera legale Dicamba, erbicida anch’esso “ereditato” da Monsanto e ritenuto responsabile della distruzione di diverse colture. 

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