Assegnati alla ricerca italiana 13,8 milioni di euro nell’ambito dei bandi 2021 di PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area). Ogni progetto prevede la partecipazione di almeno un ente di ricerca della costa Sud del Mediterraneo
(Rinnovabili.it) – Assegnati 13,8 milioni di euro nell’ambito dei bandi 2021 di PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area), un riconoscimento al valore della ricerca italiana nel settore agroalimentare e delle risorse idriche del Mediterraneo.
Nel 2021 il Programma europeo – partito nel 2018 e della durata di 7 anni – finanzia, complessivamente, con 62,5 milioni di euro 41 progetti che coinvolgono oltre 400 unità di ricerca.
Il Programma PRIMA ha un budget complessivo di 500 milioni ed è promosso e finanziato congiuntamente dalla Commissione Europea e da 19 Paesi dell’area Euro-Med (11 membri dell’UE e 8 non-EU). Ogni progetto prevede la partecipazione di almeno un ente di ricerca della costa Sud del Mediterraneo, a testimonianza del ruolo di tale Programma europeo anche in chiave di diplomazia scientifica, ed è soggetto a due stadi di valutazione condotti da parte di esperti indipendenti secondo le regole di Horizon Europe.
Una conferma della qualità della ricerca italiana
Anche nel 2021 i risultati raggiunti dall’Italia hanno confermato la qualità della ricerca del nostro Paese nel settore agroalimentare e idrico. L’Italia è il Paese con il maggior numero di unità di ricerca coinvolte (83), raccoglie oltre il 22% del budget totale a disposizione per quest’anno, è leader nelle attività di coordinamento guidando 17 progetti (il 40%), è presente in oltre due terzi delle progettualità finanziate (33) grazie a consorzi di università, centri di ricerca ed imprese.
Il risultato di quest’anno conferma le ottime performance nel periodo 2018-2020: in questo periodo sono stati finanziati 130 Progetti con la partecipazione italiana (su un totale di 170), di cui 60 direttamente coordinati, raccogliendo in tutto circa 52 milioni di euro su 227 milioni finora erogati dal Programma.
Le aree tematiche
Le aree tematiche previste dal Programma sono: gestione efficiente delle risorse idriche, dei sistemi agroalimentari, della filiera alimentare e del nesso tra ecosistema, acqua, cibo ed energia.
Tutti i progetti vincitori hanno una forte componente di innovazione. Propongono, infatti, progetti per la tutela delle comunità rurali e dell’ambiente attraverso soluzioni rispettose dell’ecosistema naturale, idee per una gestione sostenibile del suolo e dell’acqua per combattere il degrado del suolo e la desertificazione, innovazioni negli aspetti organizzativi e lungo la filiera al fine di garantire ai piccoli produttori migliori performance ambientali e socio-economiche, analisi sulle scelte alimentari dei consumatori, gli stili di vita (specialmente dei bambini) al fine di promuovere altresì prodotti sani e sostenibili della dieta mediterranea.
Lavoro congiunto
Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della Ricerca, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto dalla ricerca italiana:«Per affrontare temi complessi e proporre progetti concreti, sostenibili ed efficaci per le nostre comunità servono sempre di più reti e partenariati internazionali.
I risultati dei bandi 2021, che vedono la guida o la partecipazione italiana in gran parte dei consorzi vincitori, dimostrano, da una parte, la grande qualità internazionalmente riconosciuta della ricerca promossa nel nostro Paese e, dall’altra, quanto sia centrale il bacino del Mediterraneo per le attività dell’immediato futuro.
Il successo del programma PRIMA sta proprio in questo: mettere a sistema università, enti di ricerca, istituzioni di Paesi europei ed extra UE del bacino del Mediterraneo per sviluppare soluzioni innovative nel settore agro-alimentare che siano a beneficio dell’intera regione euro-mediterranea, un sistema nel quale la ricerca italiana è in prima fila».
Rafforzare le collaborazioni con le istituzioni della regione
«PRIMA, nel suo quarto anno di attività, si conferma un attore chiave per la promozione della ricerca e innovazione nel Mediterraneo con oltre 60 milioni a disposizione di progettualità concrete su temi chiave quali l’uso sostenibile delle risorse naturali, la valorizzazione delle produzioni tradizionali e la promozione di sistemi agroalimentari sostenibili che sono al centro del dibattito internazionale.
Se in qualità di rappresentante italiano sono lieto di vedere come anche nel 2021 l’Italia abbia conseguito ottimi risultati per numero di progetti selezionati, coordinamento e valore complessivo del finanziamento, come presidente della Fondazione PRIMA mi preme sottolineare le rafforzate collaborazioni con attori chiave della regione, il costante allineamento con gli orientamenti strategici europei del Green Deal e il riconosciuto ruolo dell’iniziativa in termini di diplomazia scientifica, nonché il maggior interesse da parte del settore privato», ha dichiarato Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione PRIMA, Barcellona.