(Rinnovabili.it) – Venti milioni di euro per le filiere ittiche e l’acquacoltura. È il risultato dell’intesa raggiunta nella Conferenza Stato-Regioni (CSR) in merito al decreto riguardante i “Criteri e modalità di utilizzazione del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. Annualità 2022”.
Sostegno immediato alle filiere ittiche
In particolare, 15 milioni di euro saranno stanziati per le imprese del settore marittimo, 3,5 milioni saranno destinati all’acquacoltura e 1,5 milioni per il comparto operante nelle acque interne attraverso le Regioni e le Province autonome nell’ambito delle loro attribuzioni.
Le filiere ittiche ha accolto con soddisfazione l’approvazione del decreto, una risposta concreta alla crisi che stanno vivendo le marinerie a causa dell’aumento del prezzo del carburante.
Il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha sottolineato che «le misure approvate in Conferenza Stato Regioni mettono a disposizione delle filiere ittiche delle risorse immediatamente impiegabili per sostenere un settore in difficoltà».
La gestione del rischio in agricoltura
Il decreto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni disciplina anche il sostegno pubblico alla Gestione del rischio in agricoltura per la campagna 2022.
L’obiettivo è ampliare progressivamente la disponibilità degli strumenti a disposizione per giungere a «un’azione coordinata fra polizze assicurative tradizionali, polizze innovative, fondi di mutualizzazione, strumenti settoriali per la stabilizzazione dei redditi e interventi compensativi ex post».
Tra le novità del Piano 2022, l’aggiornamento delle fitopatie e delle infestazioni parassitarie assicurabili o assoggettabili a copertura mutualistica e l’introduzione di nuove tipologie colturali assicurabili.
In attuazione dei regolamenti relativi alla nuova PAC 2023-2027, viene inoltre introdotta la sperimentazione del Fondo mutualistico nazionale avversità catastrofali a copertura dei danni alle produzioni agricole causati da eventi avversi gelo, brina, siccità, alluvione.
«La gestione del rischio rappresenta una delle misure più importanti che hanno a disposizione le aziende agricole di fronte ad eventi catastrofici imprevedibili e ritengo che sia sempre più necessario creare una reale rete di sicurezza per gli agricoltori italiani», ha detto Patuanelli.
Il Fondo per la Strategia Forestale Nazionale
Il decreto disciplina inoltre i criteri e le modalità di utilizzo del Fondo per l’attuazione della Strategia Forestale Nazionale, pari a 60 milioni di euro per il biennio 2022-2023.
In base a quanto stabilito dal decreto è possibile raggiungere otto obiettivi prioritari e delineare gli indirizzi utili alla tutela del patrimonio forestale, alla valorizzazione e allo sviluppo sostenibile del settore forestale e delle sue filiere.
Una serie di azioni che sono in linea con gli impegni assunti dall’Italia in ambito internazionale ed europeo.
«Andiamo avanti sul Piano della Strategia nazionale per investire sempre di più sulla multifunzionalità delle foreste, affiancando a obiettivi gestionali tipici delle aree boschive azioni a tutela della biodiversità, per portare le foreste al centro delle politiche nazionali», ha dichiarato il ministroPatuanelli.
Infine, è stata raggiunta l’intesa sugli anticipi dei pagamenti per la PAC e sulla definizione dei termini di presentazione delle domande di aiuto per il 2022.