(Rinnovabili.it) – L’apicoltura è un settore fondamentale dell’agricoltura, sia per la produzione di miele che per l’importante funzione impollinatrice delle api. In Italia sono censiti circa 65mila apicoltori ma ce ne sono altri 10mila, in gran parte giovani, che stanno seguendo i corsi di formazione per diventare allevatori.
Si parla molto del fatto che le api mellifere siano in via di estinzione, eppure dal censimento del 2020 risulta la presenza di 1.950.000 alveari, un enorme capitale naturale. Nonostante questi dati positivi un problema c’è ed è quello della produzione di miele. Come rileva la FAI-Federazione Apicoltori Italiani, la produzione dovrebbe essere di circa 25mila tonnellate all’anno, ma da cinque anni questo valore è in calo a causa dei cambiamenti climatici. Una perdita preoccupante che non è più occasionale ma strutturale e richiederebbe interventi compensativi per gli apicoltori.
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Il 2021, con un inverno troppo caldo e siccitoso seguito dalle gelate primaverili, ha visto un calo nella produzione di miele di circa il 30%: in molte regioni, infatti le api non hanno potuto svolgere il loro prezioso lavoro e manca il miele di ogni tipo. Queste anomalie climatiche hanno costretto gli apicoltori a interventi costosi per salvare le api che le hanno dovute nutrire con sciroppi a base di zucchero o miele.
Il valore delle api per l’ecosistema
Le difficoltà delle api mettono in pericolo la biodiversità: aiutano il lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori e sono delle sentinelle ambientali insostituibili. Alle api dobbiamo circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali e circa il 35% della produzione globale di cibo.
Il danno non è solo ambientale ma anche economico. La svolta salutista dell’ultimo anno legato alla pandemia ha fatto crescere gli acquisti di miele del 13%, ma purtroppo più della metà di quello che troviamo sugli scaffali viene dall’estero (e spesso non è di buona qualità), nonostante la produzione nazionale sia stimata in circa 18,5mila tonnellate nel 2020 (dati Coldiretti). È quindi opportuno che il consumatore verifichi la provenienza in etichetta o magari lo acquisti direttamente dal produttore. In Italia ci sono più di 60 varietà di miele. Tra i più diffusi acacia, millefiori, arancia, castagno, tiglio, lavanda, timo, rosmarino.
Quindi, al di là del valore delle api in sé, la presenza di alveari sul territorio ha un’enorme importanza per la produzione delle colture di interesse agro-alimentare e un fondamentale apporto per il benessere dell’ecosistema che le api garantiscono nei nostri ambienti naturali con l’impollinazione.
Secondo Albert Einstein, se scomparissero le api l’uomo potrebbe sopravvivere appena quattro anni. Vale davvero la pena averne maggiore cura, e non solo oggi che ricorre la Giornata mondiale delle api.