Rinnovabili

Anguille coltivate, l’alternativa sostenibile a pesca e acquacoltura?

Image by 加藤 俊 from Pixabay

Cresce la domanda globale di prodotti ittici

Le anguille coltivate salveranno questi pesci dall’estinzione? Uno studio della General Fisheries Commission for the Mediterranean dell’ONU (GFCM, di cui fanno parte 22 Paesi e l’Unione Europea) effettuato su nove paesi del Mediterraneo ha evidenziato che dal 2020 la migrazione dal Mar dei Sargassi verso il Mediterraneo è ai minimi.

Le responsabilità umane

Le lagune del Mediterraneo sono un habitat ideale per le anguille, ma l’inquinamento delle acque, la pesca illegale (spinta dalla domanda elevata), lo sbarramento dei fiumi e il cambiamento climatico rappresentano gravi pericoli per la sopravvivenza della specie.

La situazione è così preoccupante che la GFCM ha stabilito di vietare la cattura delle anguille per sei mesi ai pescatori di professione, mentre lo stop è totale per i pescatori amatoriali.

Il divieto preoccupa per le implicazioni sociali ed economiche che riguardano sia i pescatori che l’indotto, ma la misura mira a conservare la specie ma anche il lavoro dei pescatori.

Anche alcuni chef si sono mobilitati in difesa delle anguille e hanno deciso di non metterle nel menù; Relais & Châteaux (associazione che raggruppa hotel di charme e ristoranti gourmet di lusso) aveva lanciato un appello perché a Natale e Capodanno le anguille fossero escluse dai menù.

La domanda globale di prodotti ittici continua ad aumentare: entro il 2050 potrebbe raddoppiare, con un impatto drammatico sugli ecosistemi marini e oceanici e sulla loro biodiversità.

Leggi anche L’acquacoltura rigenerativa per l’alimentazione sostenibile del futuro

Anguille coltivate in laboratorio

In questo quadro si inserisce la ricerca di Forsea Foods, una startup israeliana che ha prodotto la prima carne di anguille coltivate in laboratorio partendo dalle cellule embrionali: un sistema che permette una produzione su larga scala a costi contenuti.

La tecnologia sviluppata e brevettata dalla startup si differenzia da altri sistemi simili. Grazie ai bioreattori, Forsea crea degli organoidi da cellule staminali che crescono e si differenziano in cellule in modo indipendente, come avviene naturalmente nella formazione dei tessuti.

Le anguille coltivate sono un prodotto non OGM e con un ridotto uso di fattori di crescita.

La scelta di Forsea Foods è partita dalla situazione delineata dalla lista rossa di International Union for the Conservation of Nature (IUCN) sulle specie che rischiano l’estinzione: secondo IUCN sembra che la popolazione delle anguille sia diminuita del 90-95% negli ultimi tre decenni.

Leggi anche Acquacoltura ed equilibrio degli ecosistemi acquatici

L’acquacoltura non è una soluzione sostenibile

Qualcuno ha tentato la strada dell’acquacoltura, ma è una falsa soluzione: infatti si devono catturare le giovani anguille allo stato selvatico per allevarle perché non si riproducono in cattività.

Pertanto, se un ristoratore vi propone anguille di allevamento la sua affermazione è scorretta ed è preferibile declinare l’offerta.

Forsea Foods si allinea ad alcuni Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU: 14 – Vita sott’acqua (ridurre l’impatto negativo del commercio ittico non sostenibile); 12 – Consumo e produzione responsabili (produrre in linea con l’economia circolare); 6 – Acqua pulita e servizi igienico-sanitari (uso efficiente dell’acqua, gestione delle acque reflue, riduzione dei costi di riscaldamento, raffreddamento e filtraggio); 13 – Lotta contro il cambiamento climatico (basse emissioni di gas serra).

Nei secoli passati i navigatori, con le loro scoperte, hanno cambiato il mondo e allargato i suoi confini come li conosciamo oggi.

Questi giovani ricercatori si sentono dei navigatori della scienza e sperano di portare delle scoperte in grado di aprire nuove strade per l’alimentazione umana e contemporaneamente proteggere la salute del Pianeta.

Si cambierà il mondo cominciando dalla cucina? Per avere una risposta bisognerà aspettare il 2025, quando Forsea Foods lancerà i primi prodotti.

Exit mobile version