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Andriani, fiore all’occhiello dell’agroalimentare sostenibile

Andriani è una delle più importanti realtà nel settore dell’innovazione agroalimentare dedicata alle produzioni senza glutine. Parole chiave? Innovazione, sostenibilità, economia circolare in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Andriani
Image by Andrew Martin from Pixabay

 di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Andriani Natural Innovators. È il biglietto da visita che compare sul sito dell’azienda familiare di Gravina di Puglia, in provincia di Bari. Nata nel 2009, è considerata una delle più importanti realtà nel settore dell’innovazione agroalimentare, con uno stabilimento interamente dedicato alle produzioni senza glutine. Non solo innovatori, ma soprattutto sostenibili. 

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Uno stabilimento di 4.300mq capace di produrre ogni anno 30.000 tonnellate di pasta 100% senza glutine, innovativa, derivata da ingredienti naturalmente senza glutine come riso integrale, mais, quinoa, amaranto, grano saraceno, lenticchie, piselli. Dal 2016 sono stati inseriti nella produzione anche miscele di farine e preparati per dolci e salati sempre rigorosamente senza glutine. Prodotti di qualità apprezzati non solo in Italia, ma anche in cinquanta nazioni in tutto il mondo (l’export pesa per il 37%). Grandi risultati di filiera controllata e certificata costruiti attraverso la sinergia tra industria, ricerca e mondo agricolo con l’obiettivo di rendere le coltivazioni agroalimentari dell’Alta Murgia sempre più sostenibili.

Una filiera di legumi completamente italiana

Nel 2017 è nato il progetto per la creazione di una filiera di legumi completamente italiana, controllata e sostenibile con l’obiettivo di salvaguardare il suolo e l’ambiente e garantire nello stesso tempo qualità e sicurezza alimentare. La piattaforma legumi.net® è nata per migliorare l’uso delle risorse nella produzione integrata biologica monitorando l’ambiente e fornendo in tempo reale informazioni – analizzate tramite processi matematici – utili per la gestione del terreno e per intervenire tempestivamente in caso di difficoltà. Uno degli attori della filiera è Hort@, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che fornisce consulenza e servizi nel campo delle produzioni vegetali trasferendo innovazione tecnologica agli imprenditori agricoli.

Perché Andriani ha scelto di privilegiare i legumi? Perché salvaguardano la sicurezza alimentare, promuovono l’agricoltura sostenibile, migliorano le nostre diete, sono una valida alternativa alla carne a costi molto più bassi, si conservano a lungo. Dal punto di vista della sostenibilità colturale, crescono in ambienti aridi, consentono di risparmiare acqua, producono meno anidride carbonica. Coltivati a rotazione con altre piante, i legumi contribuiscono a fertilizzare il terreno, a tenere sotto controllo infestazioni e patologie e quindi a ridurre l’uso di fitofarmaci. Infine, l’adesione a yousustain.net® permette la misurazione della sostenibilità dei processi produttivi superando le tecniche tradizionali.

Il bilancio di sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità di Andriani – che ha scelto di aderire ai 10 principi del Global Compact per promuovere un’economia rispettosa dei diritti umani e del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e della lotta alla corruzione – è allineato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La strategia aziendale verte su tre punti chiave: innovazione, sostenibilità, economia circolare. L’azienda si propone di raggiungere le zero emissioni entro il 2025 attraverso interventi diretti di efficienza e risparmio energetico; interventi indiretti ovvero con la realizzazione di un impianto da fonti di energia rinnovabile, forestazione o risparmio energetico, acquisti verdi (green procurement di materiali da riciclo, energia verde, etc.) o da interventi di compensazione

Molte le iniziative per il welfare aziendale, la formazione del capitale umano e le famiglie dei dipendenti. Un caso su tutti, Andriani Arts Academy, iniziativa che promuove la formazione artistica e culturale dei figli dei dipendenti attraverso laboratori tenuti da professionisti del settore. Andriani Educational ha promosso invece un progetto per avvicinare i bambini delle scuole primarie ai legumi e all’alimentazione sostenibile.

Il Covid-19 cosa ha significato per Andriani? Mantenere un atteggiamento costruttivo e sostenibile che ha permesso di mettere i dipendenti in smart working, consentendo a chi dovesse recarsi in azienda di gestire il lavoro in modo flessibile senza l’obbligo di timbrare il cartellino, andare avanti con l’innovazione per riorganizzare la produzione. Ma ha significato anche solidarietà sociale, rispondendo all’appello della Regione Puglia con una donazione di 50mila euro a sostegno del sistema sanitario.