(Rinnovabili.it) – La popolazione mondiale cresce e con essa la richiesta di proteine.
C’è una crescente pressione sul settore agricolo a livello globale non solo per soddisfare la maggiore richiesta di proteine ma anche per migliorare le diete e renderle più sane e sostenibili. Gli alimenti proteici, pertanto, devono essere di alta qualità.
Considerando l’impossibilità di aumentare a dismisura gli allevamenti se non si vuole distruggere una ambiente già fortemente provato dalle attività umane, la tecnologia si sta scatenando in cerca di possibili soluzioni.
In cerca di un’alternativa
Tra queste ci sono le carni sintetiche, ovvero a base cellulare o vegetale, che dovrebbero avere un impatto ridotto rispetto a quelle animali.
La ricerca, inoltre, sta studiando anche la possibilità di alimenti ad alto contenuto di proteine e facilmente ingeribili da persone in situazioni particolari come che hanno problemi di masticazione e deglutizione (anziani, pazienti con disfagia), con un maggiore apporto nutrizionale pensati per i bambini e alimenti privi di allergeni.
In più, devono essere alimenti sicuri per la salute delle persone, convenienti dal punto di vista economico e soddisfacenti per quanto riguarda il rispetto degli standard ambientali.
Un posto di primo piano in questo tipo di ricerche sulle proteine alternative lo occupa sicuramente la bioingegneria: come forse ricorderanno i nostri lettori, abbiamo menzionato alcuni esempi di carne sintetica legata alla stampa in 3D.
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Le proteine vegetali
Le proteine vegetali sono le fonti proteiche alternative alla carne animale più comuni. Molto diffuse nei paesi asiatici, le proteine della soia non hanno avuto grande successo nei mercati europei e americani per il gusto poco gradevole.
Tuttavia, si potrebbe intervenire sul sapore con opportune modifiche derivate dalle nuove ricerche.
Un’altra alternativa, dal sapore gradito a tutti i palati, sono le proteine vegetali derivate da piselli, proteine del grano e funghi.
Resta il fatto che quelle animali e quelle vegetali sono proteine che hanno strutture diverse, quindi si dovrebbe lavorare molto per dare a quelle vegetali una consistenza e una masticabilità simili a quelle animali.
La ricerca sulle proteine artificiali è fortemente sponsorizzata dall’industria alimentare per ricreare l’aspetto, la consistenza e il gusto ricercati dai consumatori. Il gusto e l’aspetto, però, non bastano a garantire che si tratti anche di alimenti sani e nutrienti.