Molti fattori influenzano le scelte alimentari dei cittadini europei. Al primo posto l’accessibilità economica, che è un fattore condizionante. Ma i consumatori scontano anche la poca chiarezza delle etichette. Per questo c’è bisogno di una comunicazione efficace e di campagne di sensibilizzazione, a cominciare dalla scuola

Cosa influenza le scelte alimentari dei cittadini europei
Le nostre scelte alimentari sono coerenti? A parole diciamo che è importante mangiare sano, ma nei fatti il consumo di cibi ultra-trasformati è in aumento e non mangiamo abbastanza fibre.
In Europa, il 70% delle persone dichiara di voler vivere in modo sostenibile, ma quando si tratta di scelte alimentari la sostenibilità si ferma al 46%.
Eppure queste divergenze nel comportamento non dipendono solo dalla nostra volontà ma anche da fattori esterni come influenze culturali, dalla reale conoscenza dei principi dell’alimentazione, dall’accessibilità al cibo sano e anche dalla fiducia nella sostenibilità dei sistemi alimentari.
EIT Food ha individuato alcuni punti chiave per promuovere scelte alimentari sane e sostenibili.
Maggiore attenzione ai consumatori
Costruire la fiducia dei consumatori è il primo passo per creare sistemi alimentari sani e sostenibili.
Tuttavia, la fiducia si scontra con la diffidenza verso l’industria alimentare. Nell’ultimo anno è cresciuto il numero di quanti esprimono riserve sulle nuove tecnologie come la carne coltivata e gli alimenti stampati in 3D.
La fiducia si costruisce mettendo da parte i giudizi affrettati. La perplessità di fronte alle innovazioni in campo alimentare è assolutamente normale: l’apertura al nuovo si ottiene con l’informazione e la trasparenza.
Gli agricoltori sono ritenuti complessivamente i più affidabili nella catena del valore alimentare. Pertanto, è da loro che gli altri protagonisti della filiera devono trarre ispirazione per far conoscere le proprie pratiche, magari attraverso campagne di sensibilizzazione che mettano in luce la sostenibilità dei prodotti.
Colmare il divario tra l’intenzione e l’azione
L’obiettivo del progetto SUCCESS è colmare il divario tra l’intenzione e l’azione. Il consumatore desidera cambiare, ma le opzioni sostenibili sono troppo costose, difficili da trovare e da capire.
SUCCESS ha avviato una serie di strategie con la collaborazione di alcune catene della grande distribuzione che hanno provato a riprogettare gli store in modo da indirizzare i clienti verso scelte alimentari più ecologiche.
Interessanti, ad esempio, i workshop “Shop&Cook”, sessioni interattive che aiutano i partecipanti a ripensare le proprie abitudini di acquisto e di cucina, a ridurre gli sprechi, a preferire gli alimenti a base vegetale.
Inoltre, il progetto ha creato una rete in cui rivenditori, ricercatori e cittadini hanno condiviso idee ed esperienze. Conoscere aspettative e difficoltà incontrate dai consumatori ha aiutato i rivenditori a individuare soluzioni migliori.
Comunicazione efficace
Come annullare la distanza tra innovazione e fiducia per aiutare i consumatori a fare scelte alimentari sostenibili? La chiave è nella comunicazione efficace.
Va bene descrivere un prodotto come sano e sostenibile, ma perché le definizioni abbiano un valore devono essere spiegate in modo accessibile a tutti. Molti, infatti, si lamentano della scarsa chiarezza delle etichette.
Le aziende, ad esempio, dovrebbero spiegare chiaramente perché i loro prodotti sono sostenibili e salutari, anziché limitarsi ad affermazioni generiche.
Definizioni standardizzate di sostenibilità, informazioni trasparenti sulla lavorazione ed etichette nutrizionali più intuitive possono ridurre la confusione e aumentare la fiducia dei consumatori.
Le catene di approvvigionamento
Le catene di approvvigionamento hanno un ruolo fondamentale nell’orientare le scelte alimentari. Con la popolazione che si concentra prevalentemente nelle aree urbane, le catene di approvvigionamento più corte possono contribuire a superare le sfide della distribuzione, migliorare la sicurezza alimentare e rendere i sistemi alimentari urbani più resilienti.
Il 62% degli europei preferisce acquistare alimenti di stagione e coltivati localmente (38%). Ma per rendere più accessibile l’alimentazione locale e stagionale, bisogna semplificare le catene di approvvigionamento, sostenere modelli di distribuzione innovativi e rafforzare i collegamenti tra le aree rurali e quelle urbane.
Se il contatto diretto con l’agricoltore sulla sua piattaforma online consente l’acquisto di cibi freschi e sani (anche costituendo gruppi di acquisto), l’innovazione è altrettanto importante.
Pensiamo all’agricoltura idroponica e verticale, realizzabile anche nelle città con riduzioni dei gas serra legati ai trasporti, alla blockchain che garantisce tracciabilità del prodotto e responsabilità del produttore.
La fiducia dei consumatori si costruisce anche così.
Accessibilità economica e scelte alimentari sostenibili
Quali sfide devono affrontare le persone per fare scelte alimentari realmente sostenibili? Probabilmente la prima è di tipo economico.
Tutti vorrebbero mangiare cibi sani, ma non tutti possono permetterseli e così sono costretti a fare scelte non salutari. Pertanto l’accessibilità economica è un fattore condizionante.
Percepire il cibo sano e sostenibile come costoso è un freno al cambiamento; al contrario, gli alimenti ultra-processati sembrano più convenienti.
Tuttavia la questione non è così semplice: spesso i prodotti biologici o coltivati da agricoltura rigenerativa hanno realmente costi più elevati perché richiedono più manodopera e tempi più lunghi per la produzione.
Soluzioni per ogni esigenza
Se i social network hanno un’influenza complessivamente negativa sulle scelte alimentari, esistono anche esempi virtuosi in cui si esorta a cucinare in casa cibi semplici con ingredienti sani a costi contenuti ed eliminando gli sprechi.
La piattaforma FoodEducators fornisce ai docenti gli strumenti per insegnare agli studenti dai 6 ai 18 anni le basi di un’alimentazione sana e sostenibile: il primo passo verso scelte consapevoli che diventeranno uno stile di vita.
Infine, per chi non ama cucinare esistono app di catering che preparano menù personalizzati con ingredienti freschi da portare perfino al lavoro. Scelta sicuramente meno economica, ma comunque sana.