
Le etichette devono avere informazioni affidabili e dettagliate
La Food and Drug Administration pensa di rendere obbligatorie le etichette fronte pacco dei prodotti alimentari con informazioni sui valori nutrizionali. L’obiettivo è promuovere il consumo di cibi sani, ma forse si rischia di ottenere l’effetto contrario.
È quello che sembra dimostrare una ricerca dell’Università della Florida (Stati Uniti), Assessing consumers’ valuation for Front-of-Package “Health” labeling under FDA guidelines, pubblicata in “Food Policy”.
Le diete sbagliate contribuiscono in modo significativo alle malattie croniche legate all’alimentazione e alla mortalità negli Stati Uniti.
L’effetto ambiguo delle etichette
Per aiutare i consumatori a fare scelte più sane, nel 2022 la FDA ha introdotto 15 modelli di etichette che evidenziano grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti e indicano il livello (basso, medio e alto) di assunzione giornaliera consigliata.
Tuttavia gli effetti di queste etichette sono un po’ ambigui. Le etichette diminuivano la propensione dei consumatori a pagare per un prodotto sano, a meno che l’affermazione non fosse sostenuta dalla FDA e da una spiegazione sui criteri di tale sostegno.
La sperimentazione ha coinvolto 308 persone. Davanti a confezioni di yogurt greco alla fragola con le etichette “salutare”, “ottimo sapore”, entrambe le affermazioni, e nessuna affermazione, gli intervistati dovevano indicare quanto erano disposti a pagarlo. Il design del vasetto era personalizzato per evitare pregiudizi basati sul marchio.
L’etichetta “sano” non attira i consumatori
Ne è risultato che uno yogurt etichettato solo come “sano” non attira i consumatori, a meno che non ci sia un’informazione credibile, come l’approvazione della FDA.
Va leggermente meglio per lo yogurt “sano” e “ottimo sapore”, mentre il solo “ottimo sapore” non ha influenzato né positivamente né negativamente la disponibilità degli intervistati.
Quindi “sano” potrebbe essere associato ad attributi meno desiderabili (cattivo sapore)? O addirittura sembrare un compromesso tra il gusto e la salute?
Informati o disinteressati
Un ulteriore approfondimento di indagine ha rivelato che l’etichetta “sano” ha un valore scontato per i consumatori esperti di nutrizione e attenti alla salute.
La maggior parte dei consumatori meno informati dal punto di vista nutrizionale, meno attenti alla salute e più “distratti” davanti alle informazioni mostrano comunque un generale disinteresse per le etichette nutrizionali.
Quelli più orientati al piacere addirittura diffidano della dicitura “sano”, il che suggerisce che queste etichette scoraggiano scelte alimentari più attente.
Il valore dell’indagine
I risultati dell’indagine evidenziano l’importanza di avviare campagne educative per aiutare i consumatori a comprendere il significato di un’etichetta che deve fornire informazioni affidabili e dettagliate.
La sensibilizzazione potrebbe avvenire attraverso piattaforme digitali o materiali educativi direttamente nei punti vendita per garantire che tutti i segmenti di consumatori, in particolare quelli più resistenti o confusi dalle etichette nutrizionali, ricevano informazioni adeguate.
La reazione dei consumatori rappresenta una utile guida per i responsabili delle politiche sanitarie, affinché sviluppino strategie più mirate per promuovere scelte alimentari più sane e quindi migliorare la salute pubblica attraverso etichette più rispondenti alla sensibilità dei consumatori.