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Diminuisce il consumo di carne in Germania

consumo di carne
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Come coniugare etica ambientale e cibo naturale

In Germania il consumo di carne è sempre stato molto elevato, ma soprattutto la carne (di qualunque tipo si tratti) fa parte del menù quotidiano ed è presente nei piatti tipici.

È quindi abbastanza sorprendente scoprire che i tedeschi hanno virato verso menù più ecologici e, diciamolo, anche più salutari.

La tendenza al ribasso è iniziata già da qualche tempo.

Il calo costante del consumo di carne

Dal 1989 Ministero dell’Agricoltura tedesco aveva cominciato ad analizzare le abitudini di consumo della popolazione per valutare quali fossero le tendenze alimentari e se ci fossero delle variazioni.

Nel 2022, ad esempio, una ricerca del aveva stimato il consumo di carne a persona in 52 Kg, con un sensibile calo rispetto a cinque anni prima quando la quantità registrata era di 61 Kg a persona.

Se ne deduce che in Germania si sta facendo strada un approccio più etico alla tavola, che tiene conto di considerazioni ambientali e forse anche di salute, visto che i nutrizionisti sconsigliano un consumo esagerato di carne. La cucina tedesca, infatti, abbonda anche di grassi animali.

Il calo nel consumo di carne prosegue lento, ma inesorabile: nel 2023 è ulteriormente sceso di 430 grammi, raggiungendo il dato più basso da quando sono iniziate le rilevazioni.

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Le persone stanno diventando più consapevoli

In ministro dell’Agricoltura Cem Ozdemir non ha nascosto la sua soddisfazione e ha dichiarato che «i tedeschi prestano maggiore attenzione alla loro salute, all’impatto sull’ambiente e al benessere degli animali nella loro dieta. Oggi molte persone mangiano meno carne, ma in modo più consapevole, e tutti i dati indicano che la tendenza continua».

Il calo nel consumo di carne è generalizzato. Quella che ha segnato la percentuale maggiore è la carne bovina (-5%) che è passata a 8,9 Kg a persona.

La carne di maiale è passata a 27,5 Kg pro capite con un calo di 600 grammi.

Un limitato effetto dei vasi comunicanti ha trasferito parte dei consumi sul pollame: questo infatti è aumentato di circa 900 grammi, che porta il consumo a 13,1 Kg a persona.

Mangiare meno carne e inquinare meno è possibile

Da un sondaggio effettuato tra i cittadini tedeschi è risultato che il 10% della popolazione si dichiara vegetariana, mentre il 55% si definisce flexitariana, ovvero continua a mangiare carne e derivati animali ma in quantità ridotte.

Il caso della Germania fa sorgere spontanea una riflessione. Mangiare meno carne è possibile, e anche inquinare meno è possibile. E se fosse questa la strada giusta da percorrere? Ovvero nutrirsi di prodotti naturali in quantità ridotte anziché di prodotti costruiti in laboratorio? La salute dell’uomo e dell’ambiente ci ringrazieranno.

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