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Parte dalla Norvegia la rivoluzione dei contenitori da asporto?

Parte dalla Norvegia la rivoluzione dei contenitori da asporto?
Foto di Andriy Sierkov da Pixabay

Il deposito con cauzione per i contenitori da asporto

I contenitori da asporto sono una delle grandi fonti di inquinamento nelle città. È sempre più frequente vedere persone che mangiano o bevono per strada; nelle città con una forte presenza di turisti il fenomeno ­ – un esempio per tutti è quello di Roma – sta diventando un problema di difficile gestione.

I contenitori da asporto sono il 48% dei rifiuti di Aarhus

Dalla Norvegia arriva un progetto pilota – finanziato parzialmente dal Norwegian Retailers’ Environmental Fund – che potrebbe rivoluzionare la situazione rendendo riutilizzabili i contenitori da asporto.

Tutto è partito dalla città di Aarhus, dove il volume dei rifiuti stava diventando un problema serio. La scoperta che ha dato il via al progetto è il fatto che i contenitori da asporto costituivano ben il 48% dei rifiuti.

Tra le aziende che si erano candidate per partecipare al progetto pilota, il Comune di Aarhus ha scelto Tomra, che fornisce soluzioni tecnologiche per l’economia circolare e aveva presentato il progetto più interessante.

Nel gennaio 2024, Aarhus e Tomra hanno lanciato un sistema innovativo per rendere riutilizzabili i contenitori da asporto.

Come funziona il progetto

Quando si acquista il caffè da asporto da uno degli esercizi partner del progetto si paga un deposito di cinque corone. Dopo averlo bevuto, si scansiona un QR Code con lo smartphone per vedere dove si trova il sito di deposito più vicino. Si inserisce la tazza nella macchinetta, si scansiona la propria carta e si riprendono le cinque corone di deposito.

La fase successiva prevede il ritiro delle tazze, che vengono portate in un centro dove si lavano le tazze e si fanno i test batteriologici. Una volta pulite, si riconfezionano le tazze per restituirle agli esercizi partner.

I risultati in cifre

In pochi mesi, Tomra ha distribuito più di 600mila bicchieri riutilizzabili, con un tasso di restituzione dell’85%: in pratica la quantità di contenitori da asporto destinati all’incenerimento si è ridotta di dieci tonnellate.

Un grande vantaggio per la città, se si pensa che l’anno precedente il Comune di Aarhus aveva raccolto nel fiume quasi 100mila tazze.

I risultati hanno superato di gran lunga le aspettative, sia da parte degli esercizi partner che dei consumatori, molto soddisfatti di contribuire attivamente alla transizione verde.

Il progetto ha un potenziale enorme a livello globale. Pensiamo cosa potrebbe significare nelle grandi metropoli mondiali: per fare una proporzione, Aarhus ha 100 caffetterie, Tokyo ne ha 40mila.

Introdurre il sistema di cauzione in altre città sembrerebbe una decisione ovvia. Va rilevato, tuttavia, che in Norvegia esiste già da tempo l’abitudine al sistema di deposito per le bottiglie di plastica, che hanno un tasso di restituzione del 90%.

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