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Carne coltivata, esperimenti con le cellule epatiche di ratto

Carne coltivata, esperimenti con le cellule epatiche di ratto
Immagine di wirestock su Freepik

Gli ultimi studi per produrre carne coltivata

La ricerca sulla produzione di carne coltivata continua in tutto il mondo. Le previsioni indicano che la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi entro il 2050. È evidente che la domanda globale di cibo aumenterà – si calcola un aumento del 50-60% – con una richiesta di proteine particolarmente alta (+67%).

Tuttavia la produzione di carne con i sistemi convenzionali di allevamento del bestiame produce ingenti quantità di gas a effetto serra per un insieme di cause diverse: digestione animale, deforestazione, degrado del suolo, uso di fertilizzanti e altri prodotti chimici per produrre mangimi per animali.

Nuove tecnologie per produrre carne coltivata

L’impatto ambientale degli allevamenti contribuisce al cambiamento climatico. Per questa ragione si sta moltiplicando lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di carne in modo da ridurre il suo impatto ambientale e soddisfare nello stesso tempo la crescente domanda di proteine.

In questo scenario, le tecnologie per coltivare la carne in laboratorio sembrano essere una probabile soluzione per mitigare l’impatto ambientale degli allevamenti.

La produzione di carne coltivata si basa su tecniche di coltura cellulare che richiedono il siero degli animali per far crescere le cellule muscolari nel terreno di coltura.

Il terreno di coltura è generalmente costituito da nutrienti essenziali – gluscosio, aminoacidi, proteine contenenti siero animale, come fattori di crescita e ormoni – che servono a migliorare la crescita cellulare.

Pericolo di contaminazione da germi patogeni

Le tecniche di coltura cellulare per produrre carne coltivata in laboratorio sono ancora molto costose; inoltre l’uso del siero animale pone questioni di benessere animale e potenziali rischi di contaminazione da germi patogeni.

Inoltre, l’uso del siero animale contraddice l’idea di carne coltivata, che invece dovrebbe generare proteine a prescindere dal bestiame, e in totale sicurezza.

Per sviluppare un’alternativa al siero animale, e quindi una carne coltivata ma sostenibile, un gruppo di ricercatori giapponesi ha condotto uno studio, i cui risultati sono stati pubblicato dalla rivista scientifica “Scientific Reports” (A serum-free culture medium production system by co-culture combining growth factor-secreting cells and l-lactate-assimilating cyanobacteria for sustainable cultured meat production).

Cellule epatiche di ratto per la coltura cellulare

Anche le cellule epatiche dei ratti secernono questi fattori di crescita. I ricercatori hanno scoperto che quello che rimane dopo la coltura di queste cellule epatiche (il sopranatante, ovvero il liquido chiarificato che si stratifica nella parte superiore di una sospensione in conseguenza della sedimentazione delle particelle sospese) contiene fattori di crescita e può favorire la crescita di cellule muscolari senza usare il siero.

Tuttavia le cellule producono anche dei rifiuti, che vanno eliminati per migliorare le prestazioni del liquido sopranatante. Un problema a cui si può ovviare co-coltivando le cellule epatiche di ratto con i cianobatteri.

La coltivazione delle cellule muscolari con il sopranatante di co-coltura dà risultati più soddisfacenti rispetto alle sole cellule epatiche di ratto e ottimizza la coltura cellulare attraverso il riciclo dei rifiuti.

Lo studio dimostra l’esistenza di un’alternativa al siero per la coltura cellulare. Pertanto, si potrebbero nuove strade per la produzione di carne coltivata a basso costo.

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