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Acquacoltura in oceano aperto, una grande sfida per l’alimentazione globale

L’acquacoltura in oceano aperto è una possibile soluzione alla crescente richiesta globale di cibo. Grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, un progetto di ricerca internazionale sta sviluppando sistemi di coltivazione con strutture in grado di resistere nelle acque oceaniche

Acquacoltura in oceano aperto, una grande sfida per l’alimentazione globale
Foto di Kindel Media su Pexels

Nuovi spazi per l’acquacoltura in oceano aperto

L’acquacoltura è il settore alimentare in cui si sta registrando una crescita rapida e costante. Basti pensare che più della metà del pesce, dei frutti di mare e delle alghe che vengono normalmente consumati sulle tavole di tutto il mondo proviene da questo tipo di attività.

Nuove tecnologie per l’acquacoltura

L’aumento della domanda impone di trovare soluzioni al di fuori delle acque costiere, già fortemente sotto pressione: infatti subiscono l’inquinamento del trasporto marittimo, del turismo e delle strutture costiere.

La Technical University di Braunschweig (Germania) partecipa al progetto di ricerca internazionale Nga Punga o te Moana guidato dal Cawthron Institute (la più grande organizzazione scientifica della Nuova Zelanda specializzata sui temi ambientali). Vi prendono parte anche scienziati provenienti d Stati Uniti, Irlanda, Cile e Norvegia.

Il progetto ha l’obiettivo di trovare una soluzione a questo problema. Lo studio – a cui partecipano ingegneri idraulici, ingegneri strutturisti e biologi marini – intende sviluppare tecnologie innovative ed efficienti per strutture di acquacoltura in grado di resistere nelle acque oceaniche.

Le immense potenzialità dell’acquacoltura in oceano aperto

Infatti l’oceano ha immense potenzialità per l’alimentazione globale, ma ci sono anche ostacoli da superare grazie alle tecnologie di modellazione computerizzata.

Prima di tutto, le acque sono più profonde e le strutture per la coltivazione devono essere in grado di resistere alle forti correnti e all’energia del moto ondoso dell’oceano.

Pertanto gli impianti di acqua coltura devono avere requisiti elevati di resilienza e di stabilità, e questo richiede un calcolo in grado di determinare le forze che agiscono su tali strutture.

Poi tali strutture devono essere di facile manutenzione e differenziate a seconda del tipo di coltivazione. Infatti per l’acquacoltura in oceano aperto è necessario individuare le specie adatte a questo ambiente.

Infine, la maggiore distanza degli impianti di acquacoltura dalla costa ha un maggiore impatto sui costi per raggiungerli e sulla loro manutenzione.

L’obiettivo del progetto di ricerca

L’obiettivo del progetto di ricerca è di rendere l’acquacoltura in oceano aperto sostenibile ed efficiente per soddisfare la crescente domanda di risorse ittiche. Questo però non deve andare a scapito della responsabilità ambientale.

Sviluppando le nuove tecnologie, il futuro dell’acquacoltura potrebbe aprire enormi opportunità di produzione alimentare e garantire cibo sano alla popolazione globale.

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