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10 motivi per diventare vegetariani

Un decalogo che affronta tutti gli aspetti di una scelta difficile come quella di diventare vegetariani: morali, ambientali e clinici

diventare vegetariani
Foto di -Rita-👩‍🍳 und 📷 mit ❤ da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Essere vegetariani é una scelta di vita che sempre più persone stanno intraprendendo e che influenza campi diversi della quotidianità, non solo l’alimentazione.  A parte l’amore per gli animali, che già da sola é una giustificazione più che sufficiente, la riduzione o eliminazione dell’uso della carne comporta diversi vantaggi, eccone alcuni:

1) Una vita cruelty free. Non acquistando carne (o se non volete privarvene, acquistandola biologica), si smette di finanziare il modo orribile e crudele in cui vengono cresciuti gli animali negli allevamenti intensivi, spesso in condizioni a dir poco disumane, per non parlare della scarsità di igiene, migliaia di esseri viventi costretti in spazi angusti, senza mai vedere il sole e con limitate possibilità di movimento.

2) Anche le verdure possono essere gustose! Molti non rinunciano alla carne perché pensano che non si possano preparare piatti gustosi a base vegetale: invece un vegetariano sa che le verdure non sono necessariamente un contorno e che, associate sapientemente, possono essere buonissime. La rete brulica di blog di cucina vegetariana pronti ad ispirarci.

 

3) Le verdure costano di meno.E’ un dato di fatto, le verdure, oltre ad essere per definizione “sane”, costano meno della carne e del pesce, quindi diventare vegetariani  farà bene anche al vostro portafoglio.

4) Non è vero che si ha bisogno della carne per vivere. Questo forse poteva crederlo la nonna, ma un individuo sano non si ha certo il bisogno di mangiare carne per vivere, lo dimostrano le centinaia di persone che, vegetariane da anni, arrivano alla vecchiaia esattamente come tutti gli altri.

5) Largo alla fantasia! Un vegetariano si ritroverà inevitabilmente prima o poi a dover cambiare le ricette della tradizione per adattarle ad un piatto senza carne o pesce e allora scoprirà aree inesplorate dell’arte culinaria, alimenti particolari che di solito non vengono impiegati, ritroverà ricette “povere” ma ricche di gusto, ed inizierà a dare spazio alla propria creatività.

6) Si limita l’assunzione di sostanze dannose al nostro corpo e presenti nella carne. Purtroppo per far crescere più in fretta i capi di allevamento, spesso ai mangimi che vengono dati a questi animali si aggiungono una massiccia dose di ormoni e anabolizzanti, che poi vengono assimilati dal nostro corpo. Questo processo non ha nulla di naturale e, in alcuni casi, può aver effetti sull’organismo come indurre uno sviluppo precoce nei bambini. Negli allevamenti intensivi inoltre, si fa un spesso un’uso massiccio di antibiotici: anch’essi passeranno al nostro corpo, abbassando la nostra soglia di tolleranza. Last but not least, ultimamente degli studi hanno dimostrato la presenza sempre crescente di mercurio nel pesce (poiché l’uomo ha inquinato i mari), elemento che, accumulandosi nell’organismo, può incentivare la comparsa di alcune malattie gravi.

7) Senza carne ci si sente più leggeri. E’ un dato di fatto. Digerire la carne è enormemente più difficile per il nostro corpo che digerire le verdure.

8) Non solo verdure, ossia vegetariano non vuol dire erbivoro.Un vegetariano non mangia solo verdure e l’alimentazione non é affatto limitata come si pensa: ci sono tutta una serie di prodotti a base vegetale (di cui spesso si ignora l’esistenza) che sostituiscono i prodotti più diversi e sfiziosi, anche se non necessariamente sani, dagli hamburger alle polpette, dai wurstel all’affettato. Ormai si trovano anche nei supermercati normali, altrimenti provate in quelli biologici.

9) Se gli allevamenti intensivi si riducessero ci sarebbe più cibo per tutti.Perché i terreni coltivabili destinati a produrre mangime per gli animali potrebbero essere usati per produrre cibo per noi (che siamo sempre di più, non dimentichiamolo!)

10) Una scelta di vita oltre che alimentare. Essere vegetariano spinge a leggere di più le etichette dei prodotti che compriamo e a prendere sempre più consapevolezza di ciò che ingeriamo. L’informazione e il porsi delle domande, spesso porta a cambiare abitudini alimentari anche in altri sensi, magari cercando cibi di origine biologica per evitare prodotti OGM, capire l’importanza di una dieta sana e bilanciata, preferire prodotti integrali piuttosto che lavorati.