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Agrofarmaci, l’agricoltura italiana virtuosa vista dall’Osservatorio Agrofarma

Agrofarmaci e agricoltura virtuosa. L’immagine che emerge da un report che a cadenza semestrale analizza i vari aspetti che riguardano l’agricoltura italiana conferma che il settore è sano, innovativo e attento all’ambiente

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Ricerca e innovazione per un’agricoltura verde

Negli agrofarmaci l’Italia si potrebbe definire campione al contrario: è infatti il Paese europeo che ha meno residui negli alimenti. Secondo i dati relativi al 2021 il 99,3% dei campioni analizzati sono pienamente regolari.

Questa magnifica notizia arriva dall’Osservatorio Agrofarma,che ogni sei mesi raccoglie dati e informazioni relativi all’agricoltura italiana in generale, con particolare attenzione al settore degli agrofarmaci. A curare il report periodico è Areté, una società indipendente di ricerca, analisi e consulenza economica specializzata nei settori dell’agricoltura, del food e dei mercati connessi.

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Attenzione all’ambiente

L’immagine che emerge da questa prima indagine è quella di un’agricoltura con un elevato tasso di innovazione e una grande attenzione all’ambiente, quindi propensa a utilizzare prodotti con un impatto ambientale contenuto e soprattutto allineato ai principi della sicurezza alimentare.

L’Osservatorio Agrofarma offre una rappresentazione reale del comparto agroalimentare che ne mostri l’evoluzione positiva, utile anche sgomberare il campo dalle tante fake news, come quella che associa l’utilizzo della chimica in agricoltura a pratiche nocive per l’ambiente.

Spiega Riccardo Vanelli, presidente di Agrofarma-Federchimica: «Spesso ci troviamo di fronte a contenuti fuorvianti, che non solo riportano informazioni superficiali o inesatte, ma forniscono un’immagine distorta della nostra agricoltura e danneggiano lo sforzo verso un continuo miglioramento messo in campo ogni giorno dagli operatori della filiera agroalimentare».

I consumatori chiedono trasparenza sugli agrofarmaci

C’è grande bisogno di trasparenza. I consumatori chiedono informazioni chiare e puntuali sull’agricoltura, e in modo particolare su quanto ha a che fare con gli agrofarmaci. L’Osservatorio Agrofarma farà parlare i dati, selezionando le fonti più attendibili, per dare informazioni verificate e attendibili.

La rappresentazione dell’agricoltura italiana che emerge dal report parla di un comparto produttivo che crede nell’innovazione e si impegna per un uso ottimale delle risorse, quindi risparmio idrico ed energetico (fotovoltaico, biogas), minore uso di agrofarmaci.

Un’agricoltura in trasformazione, quindi, gestita in gran parte da imprenditori professionali e con una componente di giovani e donne in crescita.

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Diminuiscono le emissioni inquinanti

Un risultato interessante viene dalla diminuzione delle emissioni inquinanti (-14%), che mette l’Italia in linea con gli obiettivi europei per il 2030.

Per quanto riguarda gli agrofarmaci, le imprese continuano a investire nella ricerca per sviluppare prodotti efficaci e più rispettosi dell’ambiente.

Due dati meritano attenzione: negli ultimi dieci anni le vendite hanno segnato una flessione del 12%, mentre quelle dei prodotti che hanno principi attivi autorizzati anche nell’agricoltura biologica sono cresciuti del 102%.

L’innovazione tecnologica non si restringe ai soli macchinari, ma ha un’importanza determinante per un’agricoltura che si trova stretta fra i cambiamenti climatici da un lato e la diffusione di patologie e insetti alieni dall’altro. Gli agrofarmaci innovativi svolgono un ruolo insostituibile nell’ambito di una generale strategia di prevenzione delle malattie e di difesa delle colture.

Concludiamo con una curiosità: la Lombardia detiene il 30% della produzione nazionale di agrofarmaci, ma è al sesto posto per il loro utilizzo. La domanda più alta arriva da Emilia Romagna e Puglia.