Rinnovabili • Rinnovabili •

Agroalimentare, nasce l’innovazione dal cuore sardo

Nasce in Sardegna il progetto HALO Protection. L’obiettivo è portare tecnologie innovative nel settore agroalimentare con due dimensioni che si integrano tra loro: la tecnologia blockchain, che rappresenta trasparenza e tracciabilità immutabile, e l’IoT, che garantisce monitoraggio, controllo e automazione

Image by jcomp on Freepik

L’innovazione rende l’agroalimentare sempre più sostenibile

L’agroalimentare che sposa l’innovazione è quello che amiamo di più, come ormai avranno capito i nostri lettori. O, meglio ancora, quello che sa coniugare tradizione e innovazione.

Un progetto nato in Sardegna

Questa volta segnaliamo un progetto di innovazione interamente sardo. Si tratta di HALO Protection (Hazard-Analysis and Anti-Counterfeiting Ledger Oriented Protection), finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo 2020-2024 dalla Regione Sardegna. La durata prevista del progetto è di 24 mesi.

Il progetto è stato promosso da Flosslab, una software house di Cagliari, in collaborazione con l’Università di Cagliari e due aziende sarde che fanno riferimento a due prodotti caratteristici del territorio isolano: il vino e il formaggio. Per il vino partecipa la cantina Siddùra di Luogosanto, per il formaggio la fattoria Otto Passi.

Leggi anche Il decreto sul Fondo per l’innovazione in agricoltura è pubblicato in Gazzetta Ufficiale

I protagonisti di HALO Protection

Flosslab è nata come spin-off dell’Ateneo cagliaritano e si è guadagnata una posizione preminente nel settore dell’innovazione tecnologica dedicata a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle imprese e delle pubbliche amministrazioni.

La cantina Siddùra si trova nel cuore della Gallura. 40 ettari di vigne da cui nasce un prodotto di qualità, testimoniata dagli oltre 600 premi nazionali e internazionali. Un’azienda naturalmente portata all’innovazione, pur mantenendo salde radici nella tradizione vinicola sarda.

Otto Passi è una fattoria familiare che alleva ovini e produce formaggi nel Màrghine, nel cuore della Sardegna. Tutte le fasi della filiera – coltivazione dei terreni, allevamento degli ovini, produzione dei formaggi – avvengono internamente alla fattoria: l’adozione della blockchain diventa quindi come una finestra aperta sulla produzione dei formaggi.

Tecnologie innovative per l’agroalimentare sostenibile

L’obiettivo di HALO Protection è portare tecnologie innovative nel settore agroalimentare con due dimensioni che si integrano tra loro: la tecnologia blockchain, che rappresenta trasparenza e tracciabilità immutabile, e l’IoT, l’internet delle cose che garantisce monitoraggio, controllo e automazione.

Grazie a questa combinazione è possibile garantire il processo di produzione agroalimentare e proteggere i prodotti per quanto riguarda la loro commercializzazione in linea con la normativa vigente.

In pratica, HALO Protection dovrebbe fornire a Siddùre e Otto Passi una soluzione software facilmente utilizzabile.

Leggi anche Innovazione, agricoltura e giovani: un triangolo vincente

Il progetto si concentra su quattro cardini:

  1. Blockchain HACCP – La trasparenza e la tracciabilità immutabile della blockchain protegge la produzione analizzando i rischi e i punti critici.
  2. Smart Chain – Monitoraggio del processo di produzione per rilevare in tempo reale le eventuali anomalie chimiche e fisiche grazie ai sensori IoT. Il sistema garantisce l’autenticità del codice univoco e immutabile dei vari passaggi.
  3. Tutela del prodotto – Protezione dalla contraffazione (come l’Italian Sounding) e dalle alterazioni.
  4. Customer Engagement – I clienti potranno seguire nel dettaglio i passaggi chiave della produzione presentati in modo coinvolgente e innovativo, all’insegna della massima trasparenza.

Innovazione, quindi, che va d’accordo con la sostenibilità e garantisce trasparenza all’agroalimentare italiano, già in prima posizione per qualità e sicurezza dei suoi prodotti.