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Agrintesa, innovazione e tecnologia per le ciliegie

La cooperativa di Faenza, leader nazionale dell’ortofrutta, grazie a innovazione e tecnologia aggiorna il proprio sistema di produzione per distribuire ai consumatori ciliegie di alta qualità come quelle IGP provenienti da Vignola

ciliegie agrintesa
Foto di Couleur da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Una tira l’altra, e per fortuna ce ne saranno molte. Parliamo delle ciliegie Agrintesa, la cooperativa di Faenza leader nazionale dell’ortofrutta. Quest’anno si prevedono circa 24mila quintali di ciliegie che saranno lavorate nell’impianto di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Specializzazione, innovazione e tecnologie all’avanguardia sono gli elementi che hanno guidato il recente rinnovamento dell’impianto. 

Come spiega il direttore generale di Agrintesa Cristian Moretti, «siamo stati una delle prime aziende in Italia a inserire calibratrici e selezionatrici ottiche nei nostri centri di confezionamento con l’installazione nel 2016 delle prime 8 linee Unitec: un’innovazione coraggiosa, all’epoca, che ci permise subito di migliorare la nostra offerta grazie alla suddivisione delle ciliegie per colore e pezzatura e la completa eliminazione di tutti i frutti con anche il minimo difetto, garantendo un prodotto eccellente a tutti i clienti e consumatori. Oggi, in virtù dei risultati raggiunti e l’apprezzamento da parte del mercato e dei clienti, abbiamo realizzato un ulteriore importante investimento, raddoppiando le linee di calibratura e selezione e aggiornando il sistema alla recentissima tecnologia Cherry Vision 3.0: un ulteriore salto di qualità che ci permetterà di raggiungere gli 80 quintali/ora di ciliegie lavorate continuando a garantire ai nostri clienti e ai consumatori un prodotto di qualità eccellente». 

IGP e nuove varietà

380 ettari coltivati da produttori altamente specializzati, principalmente nell’areale modenese di Vignola, possono fregiarsi del marchio IGP, che per i consumatori è sinonimo di eccellenza. Il resto della produzione è in Romagna, soprattutto nell’areale faentino, dove la coltivazione delle ciliegie sta raggiungendo un altissimo livello qualitativo. «Buona parte dei ceraseti dei soci sono coperti da teli anti-pioggia finanziati da Agrintesa, a protezione dei frutti e vengono quotidianamente seguiti dai nostri tecnici che accompagnano i produttori durante tutte le fasi di coltivazione e lavorazione», aggiunge Moretti. 

L’innovazione del settore riguarda anche le varietà: negli ultimi anni si sta puntando su varietà di pregio come la Serie Sweet realizzata dall’Università di Bologna, o valorizzandone altre – frutto della ricerca internazionale – come la varietà Staccato di cui Agrintesa è licenziataria per l’Italia.

La commercializzazione delle ciliegie di Agrintesa è curata da Alegra, un’azienda di Faenza (RA) considerata un punto di riferimento per la Grande Distribuzione. Enrico Bucchi, responsabile commerciale Italia di Alegra, spiega le modalità di distribuzione: «Ogni singola ciliegia, all’arrivo in stabilimento viene sottoposta a pre-raffreddamento mediante l’utilizzo di hydrocooler che blocca il processo di maturazione e garantisce al prodotto una shelf life molto elevata senza intaccarne qualità, consistenza e gusto. Grazie alle linee Unitec di calibrazione e selezione e a tutta l’automazione presente nello stabilimento per il confezionamento del prodotto, poi, le ciliegie vengono rapidamente suddivise e confezionate in pack trasparenti in R-Pet riciclato e riciclabile, in una sintesi ideale di salubrità, conservabilità dei frutti e sostenibilità ambientale».