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Agrifood Hub, al Sud vince l’innovazione

Agrifood Hub, al Sud vince l’innovazione

di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Non è stato facile ma Agrifood Hub è stato promosso a pieni voti. Il progetto del Politecnico di Bari ha superato una dura selezione – 264 proposte di progetti per il Sud, isole comprese, di soggetti pubblici e privati – e ottenuto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale un finanziamento di 18 milioni di euro.

Finanziamento PNRR per l’innovazione nel Mezzogiorno

L’Agenzia per la Coesione Territoriale è vigilata dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per il Sud con l’obiettivo di sostenere progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale.

Tra questi rientrava il bando nazionale – budget complessivo 350 milioni di euro – per candidarsi a ottenere il finanziamento PNRR per “Interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”.

Il Politecnico di Bari è il capofila del progetto Agrifood Hub a cui partecipano sette partner: Molino Casillo SpA, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento, Federazione Regionale Coldiretti Puglia, Istituto di Istruzione Superiore “A. Oriani-L. Tandoi”, Comune di Corato, Bonifiche Ferraresi SpA.

Selezione severa

I primi progetti sono stati sottoposti all’Agenzia nel 2021. La graduatoria dei vincitori, resa nota il 25 giugno, dimostra che è stata operata una selezione molto severa dei progetti.

Per tutto il Sud sono risultate vincitrici 27 proposte; solo 7 – tra cui Agrifood Hub, che ha chiesto e ottenuto un finanziamento di 18 milioni di euro – hanno ricevuto l’intero finanziamento richiesto.

Agrifood Hub si pone come punto di riferimento della collaborazione, nazionale e internazionale, tra università e imprese. Un progetto molto innovativo, ma replicabile in altri settori agroalimentari e manifatturieri.

Ricerca, sperimentazione, formazione e orientamento al lavoro operano in continuità con la tradizione territoriale dell’industria molitoria.

Non a caso, la sede del centro di ricerca, sviluppo e alta formazione con annesso centro congressi sarà negli ex-Molini e Pastifici Basile di proprietà Molino Casillo SpA. Il progetto prevede il risanamento e il recupero di tre edifici: il mulino, il pastificio e l’edificio ottocentesco.

Agrifood Hub, polo di alta formazione specialistica nel settore agroalimentare

Il progetto prevede di realizzare in tre anni a Corato (in provincia di Bari) un innovation hub di alta formazione specialistica nel settore agroalimentare.

Obiettivi di Agrifood Hub sono elevata innovazione in tutte le attività inerenti produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi.

Le attività di ricerca e formazione, aperte a studenti diplomati e laureati ma anche operatori della produzione e trasformazione, saranno gestite dagli atenei partecipanti al progetto e dai rappresentanti delle imprese di settore. Si articoleranno in quattro accademie:

Collaborazione tra università e imprese

«L’agricoltura 4.0 è uno dei settori in cui la Puglia potrà meglio esprimere la sua capacità di innovazione applicata alle più antiche e radicate vocazioni territoriali.

Come Politecnico del Sud Italia vogliamo dare un contributo decisivo attraverso la ricerca scientifica e il trasferimento di nuove tecnologie alle imprese.

Attraverso Agrifood Hub intendiamo affiancare alle attività di ricerca l’opportunità di formare nuove figure professionali in grado di sostenere la trasformazione di un settore così importante per la nostra regione», ha affermato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.

«Molino Casillo SpA crede pienamente nell’impulso alla crescita economica, occupazionale e sociale che la realizzazione di Agrifood Hub potrà portare nella nostra regione e in generale in tutta la filiera cerealicola.

Lo sviluppo di tecnologie abilitanti 4.0 nell’industria molitoria, l’applicazione dell’agricoltura di precisione, l’alta formazione specialistica nelle accademie dell’arte bianca e della panificazione renderanno il centro di Corato il principale hub di formazione e trasferimento tecnologico per l’intera filiera cerealicola», ha dichiarato il presidente Francesco Casillo, in rappresentanza dei partner del progetto.

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