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La tecnologia nell’agricoltura di domani, arriva Agridigit

Il progetto finanziato dal ministero delle Politiche agricole e coordinato dal Crea agricoltura e ambiente: i contadini del futuro (ma già quelli di oggi) avranno a che fare con il cloud, l’ingegneria, la meccatronica, l’informatica, la logistica, la comunicazione

Agridigit
Credits: : Andrii Yalanskyi -123rf

Nasce Agridigit, progetto nazionale sull’agricoltura digitale

di Tommaso Tetro

(Rinnovabili.it) – La tecnologia nell’agricoltura di domani. Che sia digitale o di precisione, nel prossimo futuro l’agricoltura avrà a che fare sempre di più con realizzazioni ingegneristiche, meccatroniche, informatiche, logistiche, e di comunicazione. I contadini post-moderni avranno insomma a disposizione una serie di opzioni che qualche tempo fa non era possibile neanche contemplare. Invece adesso con Agridigit, un progetto nazionale sull’agricoltura digitale – finanziato dal ministero delle Politiche agricole e coordinato dal Crea agricoltura e ambiente (uno dei centri del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) – che viene ritenuta “un’eccellenza internazionale sulla modellazione dei sistemi che permettono di analizzare la realtà agricola e naturale nel dettaglio, supportando il monitoraggio e prevedendone le evoluzioni”. Inoltre il progetto è stato in grado di sviluppare una piattaforma utilizzata dalla commissione Europea per le previsioni di rese delle colture durante l’anno e la produzione di bollettini di agro-meteorologici.

Si tratta – spiega Marcello Donatelli, direttore del Crea agricoltura e ambiente e coordinatore di Agridigit – di “un’agricoltura tecnologicamente evoluta, ma utilizzabile da tutti gli agricoltori, rispettosa dell’ambiente e del suolo, sempre vicina al consumatore con un clic, è già alla nostra portata”.

Agridigit intende portare l’agricoltura nell’era digitale. E mette a disposizione per esempio un’infrastruttura cloud per la gestione di dati e servizi, strumenti di modellazione per l’assistenza durante la stagione (produttività, impatto ambientale, qualità e stato di salute delle specie vegetali e animali, limitazione all’uso dei fitofarmaci) e l’analisi di scenario (anche previsionale, che includa suolo, emissioni e consumi idrici in rapporto ai cambiamenti climatici); la sperimentazione e l’adattamento delle tecnologie dell’agricoltura di precisione e soluzioni digitali e meccatroniche per specifiche filiere, con particolare attenzione a quella forestale, vitivinicola e zootecnica.

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Il progetto Agridigit è strutturato operativamente in sotto-progetti per filiere specifiche: AgriInfo sviluppa un’infrastruttura cloud per gestione di dati e servizi; AgroModelli mette a punto strumenti di modellazione per assistenza in stagione e analisi di scenario, per esempio in riferimento a cambiamenti climatici; AgroFiliere studia applicazioni e tecnologie di meccatronica e agricoltura di precisione applicata a settori produttivi; foreste, viticoltura e zootecnia sviluppano applicazioni di tecnologie di agricoltura digitale nelle rispettive filiere.   

Tra le altre applicazioni su cui è al lavoro il Crea: la gestione dei patogeni come per esempio la raccolta e la condivisione di dati su funghi, per fornire gratuitamente a tutte le regioni servizi di previsione che attualmente vengono pagati ai privati (sono 11 ad oggi quelle coinvolte per creare una base comune di servizi); applicazioni di intelligenza artificiale come il riconoscimento di razze di api con il completamento di un sistema che offre un servizio sul cloud per poterle riconoscere in tempi molto più rapidi rispetto alle tradizionali analisi morfometriche; applicazione della blockchain per i prodotti agricoli, per fornire una base immodificabile alle informazioni che arrivano al consumatore.

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