Il nuovo approccio del World Bank Group verso l’agribusiness
Si aprono nuovi scenari nel campo dell’agribusiness. Il World Bank Group ha annunciato di voler cambiare il suo approccio strategico all’agribusiness e creare un nuovo ecosistema per il settore.
In questa nuova propsettiva rientra la decisione di cambiare le modalità di lavoro e combinarle con una crescita degli investimenti: in particolare, il World Bank Group intende raddoppiare l’impegno nei finanziamenti dedicati alle imprese del settore agricolo e dell’agribusiness portandoli a 9 miliardi di dollari l’anno entro il 2030.
Cosa si intende per agribusiness?
Per agribusiness si intende l’insieme delle attività che ruotano intorno alla filiera agricola: dalla produzione alla trasformazione, dalla distribuzione al consumo dei prodotti alimentari.
Tra le aziende che operano nel settore agricolo ci sono anche quelle che forniscono beni strumentali. Per sintetizzare, è l’industria agricola, ovvero tutto il giro d’affari del settore dell’agricoltura.
Non bisogna cadere nell’errore di dare all’agribusiness un’accezione negativa. Infatti le nuove tendenza degli investimenti globali nel settore agroalimentare comprendono non solo l’economia, ma anche la salute, la ricerca, l’energia. Insomma, tutto quello che rende l’agricoltura più sostenibile.
Non dimentichiamo poi il valore dell’export agroalimentare italiano, che nel 2023 ha superato i 64 miliardi di euro, quindi una voce importante della nostra economia.
In cosa investe l’agribusiness?
Oggi gli investimenti nell’agroalimentare guardano con grande interesse all’innovazione tecnologica del settore, quindi a tutto ciò che rende possibile aumentare la produzione agricola utilizzando meno risorse.
Esempi vantaggiosi in questo senso sono le nuove forme di coltivazione, come la coltivazione biologica, la permacoltura, l’agricoltura verticale e tutte le innovazioni tecnologiche che limitano il consumo idrico e l’uso di fertilizzanti e pesticidi sintetici.
Tra le diverse forme di investimento, l’equity crowdfunding (ovvero l’investimento di capitale in aziende non quotate aperto anche a investitori comuni) è particolarmente adatto alle startup innovative e alle piccole e medie imprese.
Le tendenze che stanno cambiando lo scenario
Nel panorama dell’agroalimentare alcune grandi tendenze stanno rimodellando l’intero settore: il cambiamento climatico, le innovazioni in ambito finanziario, la digitalizzazione, il superamento di politiche frammentate.
Inoltre, per quanto riguarda gli investimenti, non va sottovalutata la crescita della domanda di cibo che nei prossimi anni crescerà del 60%. Uno scenario che presenterà sicuramente delle criticità nei mercati emergenti.
Gli effetti del nuovo orientamento del World Bank Group
Questo nuovo ecosistema permette al World Bank Group di agire in modo più semplice e coordinato. Supera le frammentazioni per andare verso un ventaglio di soluzioni che include tutto, dalla produzione alla logistica, ma che mantiene al centro i piccoli agricoltori e le organizzazioni di produttori. L’integrazione tra le componenti pubblica e privata rende inoltre possibile offrire un supporto completo e soluzioni su misura, oltre a semplificare la mobilitazione dei finanziamenti per l’agribusiness.
Cosa cambierà in concreto? L’aumento della produttività agricola – con ricadute positive sui redditi degli agricoltori – contribuirà a creare nuovi posti di lavoro, ad aumentare i ricavi e a migliorare la qualità del cibo.
Le soluzioni innovative ridurranno le emissioni di gas climalteranti e il consumo di acqua e di suolo, con un evidente miglioramento delle condizioni di vita delle persone e un minore impatto ambientale.