Sull’onda delle proteste dei trattori, l’UE ha approvato in meno di 2 mesi le nuove semplificazioni PAC
Una “revisione mirata” per il Consiglio UE. Una caporetto per l’ambizione climatica della politica agricola comune (PAC) secondo le associazioni ambientaliste. In ogni caso, una vittoria delle proteste dei trattori che da mesi chiedevano di smantellare gran parte dei nuovi requisiti per la tutela e il ripristino degli ecosistemi europei introdotti con la riforma del 2021. Sono state approvate il 13 maggio in via definitiva dal Consiglio le semplificazioni PAC che Bruxelles aveva proposto non più tardi di due mesi fa.
“Questa revisione mirata della politica agricola comune è un risultato concreto dei nostri sforzi volti a ridurre la burocrazia e garantire la semplificazione per gli agricoltori. L’adozione avviene solo due mesi dopo la presentazione della proposta da parte della Commissione. Ciò dimostra chiaramente che stiamo mantenendo le promesse fatte agli agricoltori europei”, ha commentato David Clarinval, ministro dell’Agricoltura del Belgio che ha la presidenza di turno del Consiglio.
Le semplificazioni PAC sono state approvate da tutti i paesi UE, con la sola astensione della Germania. Un’ulteriore conferma di quanto il dossier della PAC sia diventato importante per i Ventisette sull’onda delle proteste degli agricoltori, guidate dalle principali sigle sindacali dell’agribusiness. Le elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento si terranno tra meno di un mese, l’8 e 9 giugno.
Le nuove semplificazioni PAC, in vigore fino al 2027
Che cosa prevedono le modifiche? Rispetto alla PAC entrata in vigore con la riforma di 3 anni fa, vengono introdotte esenzioni e più flessibilità su 6 dei 9 GAEC (Good Agricultural and Environmental Conditions), gli standard di qualità ambientale che gli agricoltori devono rispettare per accedere ai sussidi diretti.
I GAEC modificati sono l’1 e quelli dal 5 al 9 e riguardano misure come l’obbligo di lasciare il 4% dei terreni a riposo o quello di rotazione delle colture. Tutti strutturati per limitare l’impatto delle pratiche agricole intensive sulla qualità dei suoli e sugli ecosistemi. Inoltre, le semplificazioni PAC passano un colpo di spugna sui controlli per chi coltiva meno di 10 ettari: basterà un’autocertificazione.
Tutte le esenzioni e le nuove condizioni resteranno in vigore fino al 2027 e avranno valore retroattivo a partire da inizio 2024.