Che cos’è il fitobioma del riso?
Il fitobioma è un termine che sta a indicare il complesso degli organismi che interagiscono in uno specifico ambiente di cui fanno parte. Ad esempio, se parliamo di suolo, il fitobioma comprende le piante, i microbi, i nutrienti, gli animali, le condizioni ambientali – e quindi il clima – e le pratiche di gestione.
Nel caso specifico del fitobioma del riso, comprende batteri, funghi e insetti che interagiscono con la pianta del riso. Queste interazioni possono influenzare la salute della pianta, il modo in cui assorbe le sostanze nutrienti e la sua tolleranza agli stress. I fattori ambientali e climatici, come pure la composizione del suolo, hanno una influenza importante sul fitobioma del riso.
Il cambiamento climatico minaccia la produzione del riso
Un gruppo di ricerca dell’International Rice Research Institute (IRRI) e della University of California Davis hanno condotto uno studio per scoprire in che modo la manipolazione del fitobioma del riso possa rendere il riso più resiliente e quindi più produttivo.
È evidente che migliorare la resilienza avrebbe un impatto positivo sulla sicurezza alimentare globale.
Lo studio Exploring and exploiting the rice phytobiome to tackle climate change challenges è stato pubblicato nella rivista scientifica “Plant Communications”.
Il lavoro degli scienziati parte dal principio che il cambiamento climatico rappresenti una minaccia per la produzione di riso: colpendo gli agroecosistemi, altera le condizioni ambientali e le comunità microbiche che contribuiscono alla crescita delle piante.
Riprogrammare il fitobioma del riso
La ricerca ipotizza che una soluzione efficace per migliorare la resilienza alle avversità climatica possa essere la riprogrammazione del fitobioma del riso sviluppando analisi prescrittive e predittive per i sistemi di coltivazione di precisione prossima generazione.
Spiegano infatti gli studiosi che l’interazione delle sostanze presenti nel fitobioma del riso svolge un ruolo essenziale per aiutare le piante a fronteggiare lo stress derivato dalla siccità, dai parassiti e dalle malattie.
Pertanto, manipolando questi elementi si potrebbe migliorare la capacità delle piante assorbire i nutrienti e di resistere a condizioni ambientali particolarmente avverse.
Questi interventi sulle comunità microbiche sono possibili grazie ai progressi compiuti nel campo della biologia sintetica e dell’ingegneria del microbioma e all’aiuto dell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo degli studiosi è arrivare a pratiche di coltivazione del riso più sostenibili e in grado di garantire la sicurezza alimentare.