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L’agricoltura fa un bilancio dei danni nel 2024. Gli aiuti sono sufficienti?

L’agricoltura fa un bilancio dei danni nel 2024: gli aiuti sono sufficienti?
Foto di Mario da Pixabay

Gli aiuti per combattere i danni all’agricoltura

Il 2024 è stato un anno difficile per l’agricoltura. Tanti i danni, non sempre gli aiuti sono stati sufficienti a compensare le perdite del settore.

Coldiretti ha tracciato un bilancio della situazione, anche in considerazione dell’alto numero dei suoi iscritti. Ne emerge una cifra ingente: i danni, infatti, ammontano a 9 miliardi di euro.

Le cause dei danni all’agricoltura

Quali sono le cause? In cima alla lista nera sono i cambiamenti climatici, le epidemie negli allevamenti, invasioni di insetti alieni e le fitopatologie.

Quest’anno siccità e alluvioni hanno devastato le campagne in tutta la Penisola, causando importanti cali di produzione: grano (-20%), olio d’oliva (-32%), vino (-13%). Lo stesso discorso vale anche per il riso e le nocciole.

Per quanto riguarda gli allevamenti, la peste suina africana è stata una vera calamità (peraltro non ancora risolta), a cui si sono aggiunte la lingua blu (una malattia trasmessa da un insetto che colpisce i ruminanti), l’aviaria. La conseguenza di queste malattie è stata la morte degli animali o comunque la necessità di abbattere migliaia di capi.

Oltre ai danni dovuti a cause “naturali”, la concorrenza sleale delle importazioni dall’estero e l’aumento dei costi di produzione hanno contribuito notevolmente a mettere in difficoltà il comparto dell’agricoltura.

Cosa cambia nell’erogazione degli aiuti

La Commissione Europea ha modificato il regolamento “de minimis”, ovvero aiuti di entità ridotta per il settore agricolo.

Il nuovo regolamento raddoppia la soglia ad azienda (da 25mila a 50mila euro in tre anni). Gli Stati possono erogare gli aiuti senza doverli notificare alla Commissione e incorrere nel rischio di procedure di infrazione per distorsioni della concorrenza.

Questa misura ha effetti importanti anche sul Fondo emergenze agricole: infatti aumenterà le possibilità per i governi di sostenere le filiere in crisi.

Le risorse della PAC

La sovranità alimentare europea si può realizzare a una condizione: assegnare le risorse della PAC (Politica Agricola Comune) ai veri agricoltori, sostiene Coldiretti.

In questo modo si potrà ridurre la vulnerabilità dell’Europa e difendere il cosiddetto “eccezionalismo agricolo”.

«Con questo termine si indica l’attenzione particolare data all’agricoltura e al cibo rispetto ad altri settori, motivata dal fatto che la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari è parte essenziale della sicurezza e della sovranità nazionale», spiega Coldiretti.

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