Rinnovabili • Intelligenza artificiale in agricoltura

Con l’intelligenza artificiale l’agricoltura diventa più sostenibile

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L’intelligenza artificiale è il nuovo pilastro della rivoluzione sostenibile dell’agricoltura. Le grandi sfide si possono vincere con l’innovazione, a patto di adottare un nuovo modo di pensare alla produzione agricola e un approccio interdisciplinare che permetta di sfruttare il grande potenziale delle nuove tecnologie

Immagine di freepik Indice dei contenuti Toggle L’intelligenza artificiale cambierà l’agricoltura?L’intelligenza artificiale è una realtàLe sfide dell’agricoltura si vincono con l’innovazioneUn’agenda per scrivere il futuroFormare gli agricoltori L’intelligenza artificiale cambierà l’agricoltura? L’agricoltura può andare d’accordo con la sostenibilità? Con l’intelligenza artificiale è possibile fare una rivoluzione sostenibile. Infatti, sta conquistando sempre maggiore spazio in agricoltura perché razionalizza i consumi e introduce nuove tecniche di coltivazione. Apre le porte alla sostenibilità: meno consumo di acqua, di fertilizzanti, di pesticidi e protezione della biodiversità. L’intelligenza artificiale è una realtà Fino a qualche anno fa, alcune tecniche sarebbero sembrate protagoniste di un film di fantascienza, oggi fanno parte delle normali pratiche agricole delle aziende più innovative. Un gruppo di ricercatori tedeschi che operano in settori diversi ha fatto il punto sull’uso dell’intelligenza artificiale in agricoltura e su quelle che dovranno essere le priorità del futuro se si vuole che il settore diventi sempre più sostenibile. PhenoRob è un cluster di eccellenza dell’Università di Bonn che promuove l’uso della tecnologia per la produzione agricola sostenibile. Il team ha presentato i risultati dello studio nell’articolo Research priorities to leverage smart digital technologies for sustainable crop production, pubblicato in “European Journal of Agronomy”.    Il cluster…
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About Author / Isabella Ceccarini

Lavora da più di trent’anni nel campo editoriale e giornalistico. Di formazione umanistica, è curiosa delle novità e affascinata dalla contaminazione tra saperi diversi. Non ama i confini mentali e geografici, è un’europeista sostenitrice dell’Italia, convinta che le sue grandi qualità – bellezza, arte, cultura, creatività – che il mondo ci invidia dovrebbero essere più apprezzate per primi dagli italiani. Promuove e sviluppa iniziative di comunicazione della scienza, di formazione giornalistica professionale e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, ricerca, innovazione e formazione, nuove tecnologie, economia circolare. Organizza e modera tavole rotonde per mettere a confronto opinioni diverse.