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Gli impollinatori possono anche rendere le piante più sane

L’interazione con gli impollinatori migliora la crescita delle piante. Uno studio ha evidenziato che queste piante hanno migliori capacità di adattamento ai diversi terreni e diventano più sane

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Foto di Mila da Pixabay

Gli impollinatori rendono le piante più adattabili al terreno

Che gli impollinatori svolgano un lavoro importantissimo per le piante è cosa nota. Quello che ancora non era evidente era che l’azione degli impollinatori rendesse le piante più sane e più in grado di adattarsi ai diversi tipi di terreno.

Si può dire che le piante abbiano subito una evoluzione e che siano in grado di difendersi dagli attacchi degli animali erbivori.

In cosa consiste l’evoluzione delle piante?

Le piante attingono dal terreno l’acqua e le sostanze nutrienti che sono loro necessarie per svilupparsi.

Tuttavia, i terreni non sono tutti uguali e differiscono nella loro composizione chimica e fisica. Per questa ragione, le piante devono adattare la loro fisiologia per ottimizzare l’apporto delle sostanze nutritive nei diversi tipi di terreno.

Questo processo nutritivo dà origine alla formazione di ecotipi, ovvero riproduzioni vegetali che si adattano a un determinato habitat e prendono anche sembianze leggermente diverse da quelle consuete.

Il processo di adattamento potrebbe non essere un problema se però le diversità non rendessero difficile gli incroci tra le piante.

Secondo gli studiosi, questa impossibilità di fare incroci potrebbe essere il primo passo verso la formazione di specie separate.

Del resto, l’adattamento delle colture ai diversi tipi di suolo è fondamentale per la produttività agricola.

L’adattamento al suolo

Un gruppo di ricerca del Dipartimento di Botanica sistemica ed evolutiva dell’Università di Zurigo ha scoperto che l’interazione delle piante con gli impollinatori e con gli insetti erbivori influenza il loro adattamento ai tipi di suolo e la conseguente formazione di ecotipi.

Gli studiosi hanno condotto un esperimento in serra. Per due anni hanno coltivato circa 800 piante su diversi tipi di suolo per dieci generazioni.

Un gruppo di piante è stato impollinato dai bombi, un altro è stato impollinato a mano. Entrambi i gruppi di piante sono state coltivati senza afidi.

L’obiettivo finale della ricerca è stato studiare quali differenze si fossero sviluppate nelle piante, sia nella forma che nella composizione, e quale fosse il loro grado di adattamento al suolo.

Come l’azione degli impollinatori influenza le piante

L’evidenza è che le piante impollinate dai bombi mostravano differenze a seconda dei tipi di terreno. I gruppi impollinati a mano, al contrario, rimanevano sostanzialmente uguali. Inoltre, le piante impollinate dai bombi mostravano un maggiore adattamento ai diversi tipi di suolo.

I ricercatori hanno anche dimostrato che effettuando un trapianto reciproco, nelle piante che si adattavano al suolo si era evoluto con un buon numero di fiori aperti.  

I risultati della ricerca sono pubblicati in “Nature communications” nell’articolo Biotic interactions promote local adaptation to soil in plants.

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