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I finanziamenti all’agricoltura dimostrano l’attenzione per il settore

I finanziamenti all’agricoltura previsti dalla Legge di Bilancio, attualmente all’esame del Senato, dimostrano l’attenzione al settore. Una manovra che, «pur nella ristrettezza delle risorse, dedica attenzione all’agricoltura»

I finanziamenti all’agricoltura dimostrano l’attenzione per il settore
Foto di Marco Oriolesi su Unsplash

I finanziamenti all’agricoltura previsti dalla manovra

I finanziamenti destinati all’agricoltura sono sotto la lente delle associazioni di categoria. Complessivamente il Governo in carica ha superato l’esame, anche se ancora rimangono alcune lacune da colmare. Ottenuta l’approvazione della Camera, il testo della Legge di Bilancio è passato al Senato per l’approvazione.

La posizione comune è favorevole per varie ragioni. In linea generale, gli interventi messi in atto dimostrano un’attenzione per il mondo agricolo.

Come ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commentando la legge di bilancio, la manovra «pur nella ristrettezza delle risorse, dedica attenzione all’agricoltura. Oltre alla riduzione della pressione fiscale, utile a dare slancio all’economia, della manovra apprezziamo le misure utili al processo di innovazione del settore e alla ricerca in ambito agricolo».

I finanziamenti principali in sintesi

  • Nove milioni di euro complessivi per gli anni 2025, 2026 e 2027 vanno a finanziare la ricerca sull’editing del genoma.
  • Detassazione di 4 punti percentuali dell’aliquota sull’imposta sulle società per gli investimenti 4.0 e 5.0.
  • Estensione del credito d’imposta al settore agricolo per gli investimenti nella ZES unI finanziamenti all’agricoltura dimostrano l’attenzione per il settoreica per il Mezzogiorno (Zona Economica Speciale). Più precisamente, riguarda l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica (il valore della misura ammonta a 50 milioni di euro).
  • Rifinanziamento del programma triennale della pesca e dell’acquacoltura.
  • Cofinanziamento dello sviluppo rurale che garantisce maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse.
  • Rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura contro i danni dovuti al clima – interventi assicurativi (D.lgs. 102/2004) ­– con 15 milioni di euro per l’anno 2025.
  • Contributi a fondo perduto di 10 milioni per il contrasto alla Blue Tongue (una malattia trasmessa da un insetto che ha ucciso migliaia di pecore e mucche e ha reso necessario l’avvio di una campagna vaccinale) e 10 milioni per fronteggiare l’emergenza della peste suina africana (ma servirebbero anche ristori per i danni subiti dagli allevatori).
  • Riduzioni dell’aliquota (dal 50% al 20%) delle accise per i microbirrifici a sostegno della filiera della birra agricola e artigianale 100 italiana.
  • Oltre al rifinanziamento del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura, la manovra prevede anche 30 milioni per le indennità dei marittimi nel periodo di fermo pesca.
  • 50 milioni annui per il rifinanziamento del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti e 500 milioni di euro per il 2025 di Fondo acquisto dei beni di prima necessità.
  • Rifinanziamento della “Nuova Sabatini” con 400 milioni di euro per il 2025.
  • 9 milioni per il Progetto Livestock Environment Opendata (LEO), una banca dati digitale con informazioni sul comparto zootecnico per sostenere il settore e migliorare la produzione.

L’approvazione della Commissione Europea

Positiva l’approvazione da parte della Commissione Europea degli sgravi contributivi previsti dal DL 15 maggio 2024, n. 63 recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale” (il cosiddetto DL Agricoltura).

In sostanza, le aziende agricole potranno beneficiare di una riduzione del 68% dei contributi da versare all’INPS.

Una misura che mette in campo 167 milioni di euro: una liquidità importante a fronte dei danni provocati dagli eventi climatici estremi di quest’anno e alle incertezze commerciali dovute al conflitto russo-ucraino.

Un risultato, sottolinea Confagricoltura, ottenuto con l’impegno dei Ministeri dell’Agricoltura e del Lavoro.

Tutto bene quindi? Si segnalano anche alcune criticità. Ad esempio, Confagricoltura evidenzia «la restrizione del plafond del finanziamento del credito di imposta 4.0, la mancata armonizzazione della normativa sulle agroenergie con le attività connesse al codice civile (agrivoltaico) e il no alla proroga del bonus verde».

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