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Produrre fertilizzanti organo-minerali, una sfida per la sostenibilità

Foto di Paskvi da Pixabay

Fertilizzanti organo-minerali, economia circolare in un business innovativo

L’uso di fertilizzanti è una delle cause dell’inquinamento ambientale causato dall’agricoltura. I fertilizzanti organo-minerali possono rappresentare una risposta alla domanda di sostenibilità che si fa sempre più pressante.

Partendo dal principio che la gestione dei rifiuti organici potesse rappresentare una grande opportunità, l’azienda portoghese AgriStarBio ha pensato di produrre fertilizzanti sostenibili a partire dall’enorme mole di rifiuti organici che si producono ogni giorno.

La FAO stima che la produzione di cibo per soddisfare la domanda di una popolazione che supererà i nove miliardi entro il 2050 dovrà aumentare tra il 60% e il 70% rispetto a circa venti anni fa.

Fertilizzanti organo-minerali per la sostenibilità economica e ambientale

Finora le aree dedicate all’agricoltura hanno rubato lo spazio alle foreste e alle zone selvagge, con un impatto devastante per l’ambiente e insostenibile per il futuro.

Esistono delle soluzioni possibili per fermare il degrado? Quella proposta dall’azienda portoghese AgriStarBio consiste nella produzione di fertilizzanti organo-minerali ad alte prestazioni, in grado di generare una sostenibilità economica e ambientale.

Attualmente l’azienda produce fertilizzanti dai rifiuti organici secondari di una fabbrica di pasta di carta: questa forma di economia circolare fa tornare le risorse forestali alle foreste in forma di fertilizzante. Infatti, i due terzi del fertilizzante sono prodotti materiale riciclato.

I vantaggi di questo processo di produzione interessano tutti gli stakeholder: AgriStarBio costruisce, installa e gestisce i macchinari per la produzione di fertilizzanti direttamente “alla fonte” della materia organica.

Economia circolare

In questo modo, i costi di trasporto sono ridotti al minimo e l’economia circolare ha il suo pieno compimento. In pratica, è un business innovativo che rende più sostenibili sia l’agricoltura che il settore zootecnico.

Il prossimo passo di AgriStarBio è trattare i liquami degli allevamenti dei suini e quelli della lavorazione della barbabietola da zucchero.

Dopo aver realizzato un primo progetto pilota per dimostrare la fattibilità e la sostenibilità del processo e aver registrato la tecnologia, AgriStarBio ha potuto usufruire di fondi europei.

Inoltre, EIT Food (European Institute of Innovation and Technology, che si occupa di rendere più sani e sostenibili i nostri sistemi agroalimentari) ha contribuito ad accelerare l’innovazione di AgriStarBio mettendo l’azienda in contatto con potenziali investitori e creando il terreno per stabilire delle partnership.

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