Sviluppo dei territori e delle produzioni locali nei Distretti del Cibo
100 milioni di euro per i Distretti del Cibo. A tanto ammonta il finanziamento destinato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sostenibilità Alimentare e delle Foreste al Bando che ha selezionato 11 progetti in tutta Italia (su un totale di 56).
I vincitori riceveranno un importo variabile fra i 3 e i 18 milioni di euro ciascuno.
L’obiettivo è promuovere lo sviluppo dei territori e delle produzioni locali, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la sostenibilità e la competitività.
Il ministro MASAF, Francesco Lollobrigida, è un sostenitore dei Distretti del Cibo, che ritiene strategici per il rilancio dell’agroalimentare italiano. A tal fine, lo scorso autunno, aveva lanciato il Bando per i Distretti del Cibo.
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Cosa sono i Distretti del Cibo
I Distretti del Cibo sono stati istituiti con la Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Parte I, Sezione I, comma 499). Rappresentano un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare italiano, basandosi sul rilancio delle filiere e dei territori.
In Italia sono circa 190, distribuiti su tutto il territorio nazionale (4 al Nord, 61 al Centro e 90 al Sud e Isole) e iscritti in un apposito registro del MASAF, che li ritiene un volano per lo sviluppo e la salvaguardia dei sistemi agricoli territoriali, del paesaggio rurale, della sostenibilità ambientale delle produzioni e della riduzione dello spreco alimentare.
In concreto, sono dei partenariati che nascono su specificità territoriali ed esigenze socio-economiche.
Gli obiettivi
Istituzioni e associazioni locali si riuniscono nei Distretti del Cibo con obiettivi precisi, che sono elementi indispensabili per partecipare alla selezione:
- valorizzare il patrimonio culturale, enogastronomico e paesaggistico delle aree agricole
- favorirne la redditività, la sostenibilità e l’inclusione sociale
- rafforzare la coesione territoriale
- contribuire alla conservazione di saperi e tradizioni produttive
- garantire la sicurezza alimentare
- sostenere le produzioni locali rafforzando il legame tra cibo e paesaggio promuovendo il turismo enogastronomico.
Gli 11 Distretti e i progetti selezionati
- Abruzzo – Distretto agroalimentare del vino di qualità (quasi 18 milioni)
- Calabria – Distretto del cibo del Territorio Rurale Vibonese (oltre 9 milioni di euro)
- Lazio – Progetto Sostenere Includere e Formare per l’ambiente-SIF (oltre 13 milioni)
- Molise – Distretto produttivo degli oli evo molisani di alta qualità (oltre 7 milioni)
- Piemonte – Transizione ecologica del Monregalese-Cebano per lo sviluppo sostenibile del territorio e Distretto del Cibo del Roero (oltre 3 milioni di euro ciascuno)
- Puglia – Progetto Agricoltura rigenerativa post Xylella (oltre 14 milioni) e Distretto produttivo agroalimentare di qualità del vino di Puglia (oltre 5 milioni di euro)
- Umbria – Distretto di qualità del vino umbro (11 milioni)
- Trentino – Progetto Mela-In-forma del Distretto trentino della mela di Val di Non e Val di Sole (5,2 milioni)
- Veneto – Distretto lattiero caseario veneto DI.L.CA.VE Valori e Autenticità (quasi 14 milioni)
Rafforzare la competitività delle filiere
Nelle intenzioni del MASAF non c’è solo la promozione dei prodotti locali, ma si vuole anche incoraggiare la collaborazione tra le componenti dei Distretti.
Per rafforzare la competitività del comparto agroalimentare è necessario integrare i canali di produzione, trasformazione, distribuzione e vendita.
Inoltre, la competitività si rafforza anche grazie all’adozione di innovazioni tecnologiche che rende le filiere più efficienti.
Leggi qui il Bando sui Distretti del Cibo.