Sud e Isole, intesa sui ristori per la siccità
Una somma complessiva di 127 milioni di euro. È questa la cifra complessiva che il Governo ha deciso di stanziare a favore delle imprese agricole del Sud e delle Isole che hanno subito gravi danni in seguito alla grave siccità che quest’anno ha colpito alcune zone del Paese.
127 milioni di euro per gli agricoltori di Sud e Isole
La Conferenza Stato-Regioni ha trovato l’intesa sul decreto ministeriale che destina 112,2 milioni di euro a favore degli agricoltori del Mezzogiorno.
Questo importo si somma alle risorse già stanziate in precedenza, ovvero 15 milioni di euro, nel DL Agricoltura per le aziende siciliane che hanno subito danni per la siccità. In totale, le risorse stanziate ammontano a 127 milioni di euro.
Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida sottolinea come questo stanziamento dimostri ancora una volta l’attenzione del Governo nei confronti del settore primario.
«Avevamo preso un impegno, ribadito anche durante il G7 Agricoltura di Siracusa, e lo abbiamo mantenuto. L’azione comprende una superficie complessiva stimata in 797mila ettari. Gli agricoltori non sono soli e noi continueremo a essere al loro fianco», ha dichiarato il ministro Lollobrigida.
Siccità, una delle calamità che colpiscono l’agricoltura
La misura è attuativa del Regolamento di esecuzione UE 2024/2675 del 10 ottobre 2024.
In particolare, prevede per l’Italia un finanziamento di 37,4 milioni di euro dalla riserva di crisi della PAC (la Politica Agricola Comunitaria), a cui si aggiungono 74,8 milioni di cofinanziamento nazionale assicurati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La nuova PAC 2023-2027 prevede infatti una nuova riserva finanziaria di almeno 450 milioni di euro l’anno per fare fronte alle crisi future.
Il Regolamento di esecuzione UE 2024/2675 della Commissione Europea “prevede un sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti da condizioni climatiche avverse in Bulgaria, Germania, Estonia, Italia e Romania in conformità del regolamento UE n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio”.