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La bioplastica compostabile si trasforma in compost di qualità

Uno studio sperimentale sulla bioplastica compostabile ha dato ottimi risultati: i dispositivi si sono dimostrati tenaci, resistenti e flessibili lungo l’intero ciclo colturale, anche in condizioni climatiche estreme. A fine ciclo colturale il materiale ha generato un compost di elevata qualità

Bioplastica compostabile
Immagine di freepik

Bioplastica compostabile, studio sperimentale in Spagna

Con la bioplastica compostabile aumenta la sostenibilità in agricoltura. È durato un anno uno studio sperimentale nelle serre spagnole di Bayer CropScience di El Ejido (Andalusia) che ha portato a una soluzione interessante per contribuire a risolvere il problema del fine vita dei prodotti di scarto delle colture agricole.

Bioplastica compostabile in agricoltura

In che modo? Utilizzando spaghi e clip in bioplastica compostabile Mater-Bi di Novamont per le colture di pomodoro, cetriolo, peperone e melone. La sperimentazione si è svolta sul una superficie di oltre 80 ettari.

Ci sembra significativo che la sperimentazione si sia svolta a El Ejido: infatti, nel territorio ci sono così tante serre per la produzione di frutta e verdura che si è guadagnato la definizione di “mare di plastica”.

I dispositivi biodegradabili in bioplastica compostabile Mater-Bi si sono dimostrati tenaci, resistenti e flessibili lungo l’intero ciclo colturale, anche in condizioni climatiche estreme.

Questo è un aspetto decisamente rilevante, se si considerano le condizioni climatiche con cui l’agricoltura è costretta a misurarsi in tutte le stagioni e ad ogni latitudine.

A fine ciclo, una volta raccolti, è stato possibile trattare i dispositivi in Mater-Bi nell’impianto di compostaggio industriale SACh – Servicios Ambientales Las Chozas (specializzato nel trattamento dei residui agricoli) che ha generato un compost di elevata qualità.

Si semplifica la gestione dei rifiuti e migliora la qualità dei suoli

Per gli agricoltori questa soluzione semplifica la gestione dei rifiuti: infatti, con la bioplastica compostabile non è più necessario separare i materiali plastici dai residui colturali e soprattutto non si corre il rischio di lasciare materiali plastici nel terreno.

I nuovi dispositivi in bioplastica compostabile hanno un’impronta di carbonio certificata ISO 14067:2018.

«Il Mater-Bi, frutto di oltre 30 anni di ricerca e innovazione di Novamont, è un prodotto in continua evoluzione verso una maggiore sostenibilità e circolarità, per un uso sempre più efficiente delle risorse rinnovabili grazie a una filiera tutta europea e sempre più integrata.

Siamo davvero orgogliosi che le nostre soluzioni per l’agricoltura siano ritenute applicabili da un’azienda leader come Bayer CropScience, e che possano aiutare gli agricoltori a migliorare la sostenibilità dei cicli produttivi e contribuire a garantire la qualità dei suoli», ha dichiarato Marco Pecchiari, Head of Ecology of Product and Environmental Communication di Novamont.

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