Banca delle Terre Agricole, quali sono i terreni disponibili
Settima edizione della Banca delle Terre Agricole (BTA), che quest’anno mette all’asta 428 terreni coltivabili per un totale di 11.416 ettari in tutta Italia che appartengono all’ISMEA, alle Regioni e ad altri soggetti pubblici.
L’inventario dei terreni
La BTA è stata istituita presso l’ISMEA con l’art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154 per creare un inventario della domanda e dell’offerta di terreni agricoli che diventano disponibili per motivi diversi, dall’abbandono dell’attività produttiva ai prepensionamenti.
Alla vendita dei terreni da parte di ISMEA non si applica la prelazione agraria.
La Banca delle Terre Agricole fornisce informazioni complete sulle caratteristiche dei terreni (naturali, strutturali e infrastrutturali) e sulle modalità di cessione e acquisto con aggiornamento semestrale. L’accesso alla BTA è gratuito per gli utenti interessati all’acquisto.
Le condizioni per partecipare
Per rientrare nelle procedure di vendita attraverso la Banca delle Terre Agricole, i terreni devono soddisfare quattro condizioni:
- terreni per i quali è stata pronunciata una sentenza di risoluzione contrattuale, passata in giudicato;
- terreni per i quali è stata annotata l’attestazione di inadempimento contrattuale di cui all’art. 13, comma 4-bis, del D.L. 193/2016;
- terreni per i quali è stato stipulato un atto di risoluzione consensuale su istanza motivata dell’assegnatario;
- terreni per i quali è intervenuto un provvedimento definitivo di revoca/decadenza dalle agevolazioni.
Dove trovare le informazioni
Il documento Criteri per la vendita dei terreni specifica quali soggetti – sia privati che società –possono partecipare alla procedura, quali requisiti devono possedere, nonché le modalità di presentazione dell’offerta.
Al punto 4 del documento, inoltre, si specifica che «i terreni sono venduti a corpo e non a misura, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con le relative accessioni e pertinenze, diritti e servitù attive e passive, oneri, canoni, vincoli esistenti anche non noti e non trascritti, con espresso obbligo in capo all’aggiudicatario di provvedere, a propria cura e spese, a dare tempestivo corso alle necessarie regolarizzazioni prima di procedere alla sottoscrizione dell’atto di vendita».
Il sito istituzionale ISMEA dedicato alla Banca delle Terre Agricole, la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il sito del Consiglio Nazionale del Notariato e due dei principali quotidiani a diffusione nazionale pubblicano l’Avviso pubblico con le indicazioni dei terreni oggetto di vendita e il valore a base d’asta.
La Banca delle Terre Agricole prevede agevolazioni per i giovani
Nel caso di aggiudicazione da parte di giovani imprenditori agricoli, la Banca delle Terre Agricole prevede una serie di agevolazioni, tra cui la possibilità di un pagamento rateale.
Per accedere alle agevolazioni, «il soggetto sin dal momento della pubblicazione dell’Avviso di vendita deve risultare in possesso dei seguenti requisiti:
1. Se trattasi di impresa individuale, deve essere:
a. amministrata da un soggetto di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 non compiuti;
b. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;
c. titolare di partita IVA in campo agricolo;
d. iscritta al regime previdenziale agricolo.
2. Se trattasi di società, deve essere:
a. iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio;
b. titolare di partita IVA in campo agricolo;
c. iscritta al regime previdenziale agricolo;
d. avente per oggetto sociale l’esercizio esclusivo delle attività di cui all’art. 2135 c.c.;
e. recare l’indicazione di “società agricola” nella ragione o nella denominazione sociale;
f. avere una maggioranza assoluta, numerica e di quote di partecipazione, di soci di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti;
g. amministrata esclusivamente da soggetti di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 41 anni non compiuti.
La terra come opportunità professionale
Positivo il commento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: «Guardare al futuro significa anche ridare valore alla nostra terra.
Attraverso la Banca delle Terre Agricole di ISMEA restituiamo alla produttività appezzamenti di terreno abbandonati e incolti, garantiamo un’opportunità professionale ai nostri giovani che vogliono lavorare nel settore ma hanno difficoltà a reperire terreni e investiamo nell’innovazione».