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Un’agricoltura sana ha bisogno anche delle vespe

Un'agricoltura sana ha bisogno delle vespe
Image by David Hablützel from Pixabay

Le vespe fanno bene all’agricoltura

La notizia che le vespe fanno bene all’agricoltura ha tutta l’aria di uno scoop. Mentre le api, da sempre, sono ritenute indispensabili per la sopravvivenza delle piante – senza il loro instancabile lavoro di impollinazione, gran parte delle coltivazioni che servono al nostro nutrimento scomparirebbero – le vespe sono invece ritenute inutili, se non insopportabili. Alcune specie di vespe sono addirittura dannose per le coltivazioni e alcune sono anche carnivore, quindi sono predatori delle api.

Alcuni studi hanno però rivalutato questo insetto e il suo ruolo positivo per l’agricoltura.

Le vespe predano le larve dei lepidotteri

La ricerca statunitense Native Polistes wasps (Hymenoptera: Vespidae) hold potential as biocontrol agents for lepidopteran pests of Brassica, pubblicata in “Journal of Economic Entomology”, ha fatto una scoperta che cambia lo scenario.

Le vespe predano le larve dei lepidotteri, alcune delle quali sono parassiti agricoli che possono creare gravi danni alle coltivazioni.

Gli studiosi hanno condotto alcuni esperimenti in una serra a tunnel con le piante di broccolo. Dopo aver inserito nella serra vespe della specie Polistes metricus, hanno posizionato larve di lepidotteri sulle piante di broccolo. Dopo una settimana hanno verificato che le vespe avevano eliminato le larve; inoltre, in presenza delle vespe, i danni alle piante causati dai bruchi si erano significativamente ridotti.

Lotta integrata ai parassiti in agricoltura

Pertanto, la ricerca ha dimostrato che le vespe possono essere parte di una gestione integrata dei parassiti in ogni parte del mondo e sostituire efficacemente i pesticidi, particolarmente dannosi per la salute sia degli agricoltori e dei consumatori.

Il gruppo di ricerca ha poi condotto un secondo esperimento con Polistes fuscatus e cavolo riccio. Il risultato è stato ugualmente positivo: entro il secondo giorno di esposizione a queste specie di parassiti, le vespe hanno eliminato oltre l’80% delle larve entro tre ore dal loro posizionamento sulle piante.

In questo caso, i ricercatori avevano posizionato le vespe solo su un lato del tunnel, mentre l’altro era coperto da una rete anti-insetto: ebbene, le vespe lo hanno bucato per cacciare le prede, che evidentemente ritengono particolarmente attraenti.

Risultati analoghi sono stati apprezzati anche sulle colture di tabacco: riduzione dei parassiti del 60% e dei danni alle colture del 74%.

Comportamento di ricerca attivo

I ricercatori hanno evidenziato un comportamento di ricerca attivo da parte delle vespe, ovvero volano sopra alle piante e camminano tra le foglie alla ricerca di prede.

I nidi di Polistes si trovano normalmente sotto le gronde degli edifici agricoli, e potrebbero essere troppo distanti dai campi: si può ovviare all’inconveniente installando nel campo delle scatole di legno per attirare le vespe a costruire nidi, oppure si possono trasportare i nidi già costituiti.

Gli esperimenti effettuati finora sono stati di breve durata e non è stato possibile fare una valutazione complessiva, tuttavia l’effetto positivo sulle foglie fa supporre un effetto analogo sulla resa delle colture.

Saranno ovviamente necessari esperimenti in pieno campo per capire quale sia il reale vantaggio su scala aziendale.

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