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L’agricoltura sostenibile e sociale, al via il progetto ‘Evoluzione Terra’

Cuore dell'iniziativa la promozione dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia, oltre che il sostegno alla creazione di cooperative e aziende agricole sociali su tutto il territorio italiano

Evoluzione Terra

di Tommaso Tetro

Il progetto di Legambiente, CNH Industrial e New Holland lanciato dal Forum nazionale Agroecologia

(Rinnovabili.it) – Sviluppo di un’agricoltura sostenibile e sociale in Italia grazie a un approccio innovativo per le aziende agricole partecipanti. Si chiama ‘Evoluzione Terra’, ed è il progetto lanciato da Legambiente insieme con CNH Industrial e New Holland, presentato nel corso della seconda edizione del Forum nazionale Agroecologia organizzato on-line.

Per questa prima collaborazione saranno le ‘imprese’ coinvolte Libera Terra Mediterraneo, il consorzio che parte dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona; questo consorzio metterà a disposizione delle proprie cooperative l’attrezzatura necessaria per praticare un’agricoltura 4.0. New Holland fornirà sei sistemi di guida automatica per agricoltura di precisione, che saranno installati su trattori presso quattro delle cooperative del consorzio situate in Sicilia: la cooperativa Rita Atria a Castelvetrano, Trapani, la cooperativa Beppe Montana a Lentini, Siracusa, la cooperativa Placido Rizzotto e la cooperativa Pio La Torre a San Giuseppe Jato, Palermo. Le cooperative Rita Atria e Beppe Montana hanno già in dotazione due trattori New Holland di ultima generazione e il brand sosterrà l’acquisto di ulteriori attrezzature, quali una seminatrice innovativa progettata per agricoltura biologica, con lo scopo di migliorare la produttività e l’efficienza delle cooperative attraverso l’utilizzo delle più recenti tecnologie.

Cuore del progetto l’impegno di Legambiente nella promozione dell’agricoltura biologica e dell’agroecologia, oltre che nel sostenere la creazione di cooperative e aziende agricole sociali su tutto il territorio italiano. Le cooperative del consorzio, che hanno sede nel Sud Italia, sono tra le aziende agricole biologiche e sociali più attive per l’adozione di pratiche sempre più sostenibili in campo agricolo. E infatti queste cooperative – viene spiegato – considerano il rispetto dell’ambiente un caposaldo della loro attività: gestire terreni confiscati alle mafie, e quindi di proprietà pubblica, implica necessariamente preservare il patrimonio comune in termini sia di suoli che di territorio e comunità.

“Questo progetto – dichiara Carlo Lambro, New Holland brand president – si inserisce perfettamente nella strategia ‘Clean energy leader’” dell’azienda, che “vuole trainare la transizione verso un’agricoltura sostenibile e meno dispendiosa di risorse. Per noi è evidente che il futuro è sinonimo di sostenibilità. Abbiamo fatto passi avveniristici verso un’agricoltura che rispetta e protegge l’ambiente, innovando continuamente la nostra tecnologia per consentire ai nostri clienti di produrre di più con meno risorse. Questo progetto consentirà di trarre vantaggio dall’agricoltura 4.0, migliorando la propria resistenza ai cambiamenti climatici e i propri processi decisionali”.

“Il nostro fine ultimo – afferma Daniela Ropolo, head of Sustainable development initiatives di CNH industrial – è essere la forza motrice di un cambiamento sostenibile e questo significa anche dare la possibilità agli agricoltori di partecipare attivamente a tale cambiamento. Questo nostro obiettivo interessa molte iniziative che puntano a mettere a disposizione delle aziende agricole il sostegno finanziario e gli strumenti per avanzare nel cammino di un’agricoltura sostenibile e sociale. Il progetto ‘Evoluzione Terra’ rientra tra le iniziative finanziate dal fondo di solidarietà globale di 2 milioni di dollari che CNH industrial ha istituito per sostenere la lotta al Covid-19, in quei territori dove aziende e comunità sono state fortemente impattate dagli effetti della pandemia”.