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Agricoltura, i temi caldi da discutere in Europa

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Da sinistra a destra: Mykola SOLSKYI (Ministro per le Politiche Agrarie e l’Alimentazione dell’Ucraina), Zdeněk NEKULA (Ministro dell’Agricoltura, Repubblica Ceca), Janusz WOJCIECHOWSKI (Commissario europeo per l’Agricoltura, COMMISSIONE EUROPEA) Copyright: Unione Europea

(Rinnovabili.it) – Molti i temi sul tavolo del Consiglio dell’Agricoltura dell’Unione Europea. Tra questi, l’impatto sull’agricoltura della direttiva sulle emissioni industriali e la proposta relativa all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Altri argomenti in discussione riguardano l’aumento di consumo delle carni rosse e il suo effetto sulla sostenibilità agricola, il mantenimento dei prati permanenti previsti dalla nuova PAC e la possibile proroga delle misure temporanee di aiuti alla luce dell’aggressione russa contro l’Ucraina e dell’attuale situazione del settore lattiero-caseario.

L’uso dei fitosanitari

I delegati di dieci Stati membri (Austria, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovenia, Slovacchia) hanno presentato un “Non-Paper” con cui si chiede una più approfondita riflessione in merito alla proposta di regolamento sull’uso dei fitosanitari da impiegare in agricoltura per combattere parassiti e malattie delle coltivazioni.

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, chiede un approccio più equilibrato per evitare impatti pesanti sulle produzioni agricole proprio nel momento in cui convergono due emergenze globali – il Covid e l’invasione russa dell’Ucraina – che hanno alterato lo scenario e causato l’impennata dei costi energetici, mettendo in gravissima difficoltà il comparto agroalimentare.

Le perplessità sulla proposta di regolamento sono dovute al fatto che non tengono conto dell’’impatto socio-economico che questi provvedimenti avrebbero sulle aziende e sulla società.

Inoltre, la comparsa di nuovi parassiti e malattie può compromettere i raccolti e di conseguenza le forniture alimentari.

Garantire la sicurezza alimentare

«La nostra priorità dovrebbe essere garantire la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Unione Europea e preservare la sovranità alimentare.

Nonostante il fatto che accogliamo con favore la decisione di preparare un’analisi completa di tutti i fattori relativi alla sicurezza alimentare, siamo profondamente preoccupati che questa analisi non porti a una valutazione dell’impatto di questa proposta sulla sicurezza alimentare.

Prima di poter fare un passo verso una protezione delle piante più sostenibile, deve essere debitamente valutato l’impatto di tutte le possibili misure e restrizioni».

La situazione in Ucraina

All’incontro ha partecipato anche il ministro ucraino per la Politica agraria e l’Alimentazione. La produzione cerealicola ucraina mantiene un livello relativamente stabile, sia per quanto riguarda il raccolto che le rese agricole.

Nonostante la riapertura dei porti del Mar Nero il quadro rimane critico a livello mondiale.

L’invasione russa sta mettendo in pericolo la sicurezza alimentare globale, ma gli Stati UE sono determinati a potenziare le corsie di solidarietà e a fornire assistenza al trasporto di frumento, granturco e altri cereali ai paesi terzi, a sviluppare la logistica per l’esportazione ucraina e a collegare le imprese per soddisfare la domanda e l’offerta di produzione agricola dell’Ucraina.

Nutriscore vs Nutrinform

Altro tema caldo nel Consiglio dell’Agricoltura è quello dell’etichettatura fronte pacco, di cui si è discusso con la commissaria UE alla Salute, Stella Kyriakides.

Secondo la commissaria è arrivato il momento di “allineare” i diversi sistemi di etichettatura europei.

Alcuni Paesi hanno introdotto raccomandazioni o leggi nazionali in merito all’etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore della confezione, sull’origine degli alimenti e sulle bevande alcoliche.

Kyriakides ritiene la mancata uniformità ingeneri «confusione nei consumatori, ostacoli alla libera circolazione delle merci e costi aziendali aggiuntivi».

Valutazione di impatto

Al momento è in corso una valutazione d’impatto per la futura proposta di valutazione delle norme. Si terrà conto del parere dell’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) «che sottolinea il ruolo della Dieta Mediterranea» e degli studi del Joint Research Centre della Commissione Europea secondo i quali «i consumatori preferiscono le etichette nutrizionali sulla parte anteriore della confezione e utilizzano in modo più efficace quelle semplici e colorate».

In sostanza, sembra sempre più scontata l’affermazione finale dell’etichetta a semaforo Nutriscore su quella a batteria Nutrinform, ritenuta meno intuitiva e meno chiara.

Al di là di ogni polemica, il sistema Nutriscore andrebbe migliorato e integrato. Il suo principale difetto è quello di penalizzare alcuni prodotti senza valutare l’effettiva quantità che se ne assume, ma è proprio quella a fare la differenza in un regime alimentare equilibrato.

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